La cosiddetta torre pendente di Pisa (chiamata semplicemente torre pendente o torre di Pisa, a Pisa la Torre) è il campanile della cattedrale di Santa Maria Assunta, nella celeberrima piazza del Duomo di cui oggi è il monumento più famoso per via della caratteristica pendenza.
Si tratta di un campanile a sé stante alto circa 56 metri fuori terra (58,36 metri considerando il piano di fondazione), costruito nell'arco di due secoli, tra il dodicesimo e il quattordicesimo secolo. Pesante 14.453 tonnellate, vi predomina la linea curva, con giri di arcate cieche e sei piani di loggette. La sua pendenza è dovuta a un cedimento del terreno verificatosi già nelle prime fasi della costruzione. L'inclinazione dell'edificio attualmente misura 3,97° rispetto all'asse verticale.
La torre di Pisa rimane in equilibrio perché la verticale che passa per
il suo baricentro cade all'interno della base di appoggio. La torre, è
gestita dall'Opera della Primaziale Pisana, ente ONLUS che gestisce tutti i monumenti della piazza del Duomo di Pisa. È stata proposta come una delle sette meraviglie del mondo moderno.
Costruzione
I lavori iniziarono il 9 agosto 1173 (anno 1174, secondo il calendario pisano, in cui l'anno iniziava il 25 marzo). Come era solito fare con i fari
e con le costruzioni adiacenti al mare in genere, le fondamenta vennero
lasciate a riposare per un anno intero. Alcuni studi tra i più recenti
attribuiscono la paternità del progetto a Diotisalvi, che nello stesso periodo stava costruendo il battistero.
Le analogie tra i due edifici sono infatti molte, a partire dal tipo di fondazioni. Altri suggeriscono invece Gherardi, mentre secondo il Vasari i lavori furono iniziati da Bonanno Pisano.
La tesi del Vasari, oggi ritenuta priva di fondamento, fu invece
ritenuta valida soprattutto dopo il ritrovamento nelle vicinanze del
campanile di una pietra tombale col nome del Bonanno, che oggi si trova
murata nell'atrio dell'edificio; inoltre nell'Ottocento fu rinvenuto
sempre nei dintorni un frammento epigrafico di materiale rosa,
probabilmente un calco su cui venne fusa una lastra metallica, che
attualmente trova collocazione sullo stipite della porta di ingresso
dell'edificio. Su tale frammento si legge, ovviamente rovesciato:
"cittadino pisano di nome Bonanno".
Tale calco con tutta probabilità era relativo alla porta regia del Duomo, distrutta durante l'incendio del 1595.
La prima fase dei lavori fu interrotta a metà del terzo piano, a causa
del cedimento del terreno su cui sorge la base del campanile. La
cedevolezza del terreno, costituito da argilla molle normalconsolidata, è la causa della pendenza della torre e, sebbene in misura minore, di tutti gli edifici nella piazza.
I lavori ripresero nel 1275 sotto la guida di Giovanni di Simone e Giovanni Pisano,
aggiungendo alla costruzione precedente altri tre piani. Nel tentativo
di raddrizzare la torre, i tre piani aggiunti tendono ad incurvarsi in
senso opposto alla pendenza. Il campanile fu completato alla metà del
secolo successivo, aggiungendo la cella campanaria.
Restauri
Dalla sua costruzione a oggi lo strapiombo è sostanzialmente
aumentato, ma nel corso dei secoli ci sono stati anche lunghi periodi di
stabilità o addirittura di riduzione della pendenza. Nel corso
dell'Ottocento il campanile fu interessato da importanti restauri, che
portarono, ad esempio, all'isolamento del basamento della torre. I
lavori, effettuati sotto la direzione di Alessandro Gherardesca,
contribuirono a sfatare definitivamente la teoria, sostenuta da alcuni
studiosi dell'epoca, secondo la quale il campanile sarebbe stato pensato
pendente sin dalla sua origine.
Difatti, i saggi del terreno effettuati durante i restauri portarono
alla luce la presenza di una notevole quantità di acqua sotterranea che
rendeva cedevole il terreno. Per far fronte a questo problema, fu
aspirata acqua del sottosuolo con l'ausilio di pompe, ma ciò favorì il
fenomeno della subsidenza e il conseguente aumento della pendenza della torre. Negli ultimi decenni del XX secolo l'inclinazione aveva subito un deciso incremento, tanto che il pericolo del crollo si era fatto concreto. Nel 1993 lo spostamento dalla sommità dell'asse alla base era stato valutato in circa 4,47 metri, ovvero circa 4,5 gradi.
Durante i lavori di consolidamento, iniziati nel 1990 e terminati alla fine del 2001,
la pendenza del campanile è stata ridotta tramite cerchiatura di alcuni
piani, applicazione temporanea di tiranti di acciaio e contrappesi di
piombo (fino a 900 tonnellate) e sottoescavazione, riportandola a quella
che presumibilmente doveva avere 200 anni prima. La base è stata
inoltre consolidata e secondo gli esperti questo consentirà di mantenere
in sicurezza la torre per almeno altri tre secoli, permettendo così
l'accesso ai visitatori.
Dal marzo 2008 la torre ha raggiunto il livello definitivo di consolidamento sotto il profilo dell'inclinazione, tornato a essere di 3,97°,
con uno spostamento alla cima del campanile di quasi mezzo metro e tale
valore dovrebbe rimanere inalterato per almeno altri 300 anni. Il
successo dell'operazione è legato al nome di Michele Jamiolkowski,
benemerito docente del Politecnico di Torino
e presidente del Comitato internazionale per la Salvaguardia della
Torre di Pisa dal 1990 al 2001, a quello di Carlo Viggiani, docente del
Dipartimento di ingegneria geotecnica dell’Università degli Studi di Napoli Federico II
e presidente del Comitato internazionale per la conservazione dei
monumenti e dei siti storici e a quello di J. B. Burland, professore del
Dipartimento di ingegneria civile dell'Imperial College di Londra.
Dopo vent'anni, il 22 aprile 2011 sono terminati i lavori di restauro delle superfici lapidee, sia negli esterni che negli interni. La struttura del campanile incorpora due stanze. Una alla base della
torre, nota come sala del Pesce, per via di un bassorilievo raffigurante
un pesce. Tale sala non ha soffitto, essendo di fatto il cavo della
torre. L'altra invece è la cella campanaria, al settimo anello.
Delimitata dalle mura del camminamento superiore, è anch'essa a cielo
aperto e al centro, tramite un'apertura, è possibile vedere il pian
terreno della torre. Sono inoltre presenti tre rampe di scale: una
ininterrotta dalla base fino al sesto anello, dove si esce all'esterno;
una, a chiocciola più piccola che porta dal sesto anello al settimo;
infine una ancor più piccola, sempre a chiocciola, che porta dal settimo
anello alla sommità.
domenica 3 agosto 2014
Torre Pendente, Pisa
12:56:00
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