sabato 1 giugno 2013

Giza, Egitto

Località posta a sud del Cairo, sulla riva sinistra del Nilo, presso le cave di calcare di Gebel Tura. È costituito da un pianoro roccioso livellato per opera umana su cui sorgono le Piramidi, che si stende per un chilometro e mezzo lungo la valle che domina da una altezza di una quarantina di metri. Qui alcuni sovrani della IV dinastia (2613-2498 a.C.) fecero costruire le loro piramidi. Le più importanti sono, disposte da NE a SE, quella di Cheope, di Chephren e di Micerino. Le tre piramidi hanno base quadrata, con i lati disposti esattamente nel senso dei paralleli e dei meridiani, e sono grossomodo allineate nel senso degli spigoli, da nordest a sudovest: più a settentrione la piramide di Cheope o Grande Piramide, in mezzo la piramide di Chefren, infine la più piccola di Micerino. I sovrani che le fecero erigere sono rispettivamente il secondo, il quarto ed il quinto della IV dinastia. Le dimensioni sono stupefacenti, ma ci se ne rende conto soltanto da vicino, confrontandosi con la grandezza dei blocchi di calcare.




La piramide di Cheope  

La Piramide di Cheope a Giza, anche detta Grande piramide, è la più grande delle tre piramidi della necropoli di Giza, vicino al Cairo in Egitto. È la più grande piramide egizia, la più famosa piramide del mondo ed è l'unica delle sette meraviglie del mondo antico ancora esistente. Costruita attorno al 2570 a.C., è rimasta l'edificio più alto del mondo per circa 3800 anni.

La Grande Piramide è stata realizzata nel XXVI sec. a.C. Non tutti concordano sulla data esatta, però la data di completamento più probabile è intorno al 2570 a.C..

La Grande Piramide è la più antica delle tre grandi piramidi nella necropoli di Giza, alla periferia del Cairo, in Egitto. Poche centinaia di metri a sud-ovest dalla Piramide di Cheope sorge la piramide attribuita al suo successore Chefren, che costruì anche la Sfinge. Ancora a poche centinaia di metri a sud-ovest è la piramide di Micerino, successore di Chefren, alta circa la metà delle due maggiori. La piramide di Chefren appare più alta solo perché è stata costruita su un terreno più elevato.

Nelle immediate vicinanze della piramide vi sono ben sette fosse per barche sacre di cui una è stata ricostruita ed è visibile nell'apposita struttura ove la barca di Cheope ha subito un notevole restauro.

La piramide è provvista di cortile, luogo di culto a nord, tempio funerario, rampa processionale ed altre strutture quali il tempio a valle. Vi sono inoltre annesse alla piramide principale di Cheope anche tre piramidi secondarie di minor dimensione dedicate a sue tre regine ed una piramide satellite scoperta nel 1999.

Quando fu costruita, la piramide di Cheope era alta circa 146,6 metri (280 cubiti egiziani) ed era pertanto la costruzione più alta realizzata fino ad allora. La sua altezza attuale è tuttavia di soli 138 metri e risulta essere pertanto di poco più alta della piramide di Chefren, alta 136 metri. Causa di questa perdita di altezza è probabilmente la rimozione del rivestimento di pietra calcarea che in passato rivestiva l'intera piramide, dovuto sia a fenomeni di erosione naturale, che alla rimozione delle pietre calcaree da parte degli abitanti del Cairo, che in passato sfruttarono le piramidi come cave di pietre. La piramide con il suo pyramidion d'oro situato sulla sommità, sotto i raggi del sole doveva risplendere come una gemma gigantesca risultando visibile anche a notevole distanza.

La base della piramide copre oltre 5 ettari di superficie, formando un quadrato di circa 230,34 metri per lato. L'accuratezza dell'opera è tale che i quattro lati della base presentano un errore medio di soli 1,52 cm in lunghezza e di 12" di angolo rispetto ad un quadrato perfetto. I lati del quadrato sono allineati quasi perfettamente lungo le direzioni Nord-Sud ed Est-Ovest (l'errore dell'allineamento è di solo 2′ e 28″). I lati della piramide salgono ad un angolo di 51º 50' 35".

È interessante notare che la piramide non ha una sezione perfettamente quadra, ma i lati risultano leggermente concavi, un po' come le fortezze bastionate rinascimentali (si possono persino notare le ombre dello spigolo sui lati nelle foto da satellite su Google-Map). La sezione è simmetrica e voluta; infatti, da una parte corregge lo spanciamento prospettico che si otterrebbe nella visione complessiva della piramide, dall'altra migliora la stabilità della struttura.

Per la costruzione del rivestimento esterno e del corpo interno della Grande Piramide, sono state scelte pietre di calcare, pesanti ognuna dagli 800 kg alle 4 tonnellate e rappresentano circa il 97% del materiale usato. Per le camere interne sono stati usati monoliti di granito pesanti dalle 20 alle 80 tonnellate. Il peso totale si aggira intorno ai 7 milioni di tonnellate. Il volume totale è di circa 2 600 000 m³ . È quindi la più voluminosa piramide d'Egitto, ma non del mondo, dato che la piramide di Cholula, in Messico è più grande.

Nell'epoca immediatamente successiva alla costruzione, la piramide era rivestita esternamente di bianche pietre di calcare, lucide e molto lisce, incise con antichi caratteri, precipitate al suolo a causa di un violento terremoto nel 1301 a.C.. La maggior parte dei blocchi di rivestimento è stata rimossa, nel XIV secolo d.C., per la costruzione della cittadella e della moschea del Cairo. Ma la demolizione della piramide iniziò già in epoca antica, come testimoniano i conci ritrovati nel Complesso piramidale di Amenemhat I recanti incisi i cartigli di Cheope.
File:Cheops-Pyramide.png
Sezione schematica della Piramide di Cheope:
1. ingresso originale
2. nuova entrata
3. passaggio discendente
4. cunicolo discendente
5. camera inferiore
6. cunicolo ascendente
7. camera della regina
8. cunicolo orizzontale
9. grande galleria
10. camera del re
11. camera delle saracinesche
12. cunicolo verticale


C'è molta incertezza su quanto durarono i lavori di costruzione; le indicazioni di Erodoto sono molto tarde (V sec. a.C.) e di seconda mano, in quanto derivano da quanto riferito dai sacerdoti egizi del tempo. Erodoto ci narra che furono utilizzati circa centomila uomini, e che lavorarono per circa vent'anni. Simili indicazioni generano molti dubbi di fattibilità tecnica-economica-sociale e si intrecciano con le infinite teorie su come è stata realizzata la piramide. Oggi le più comuni ipotesi spaziano dai 20 ai 40 anni di cantiere.

La piramide di Cheope si distingue dalle altre per la sua posizione geografica, ma anche per il grande numero di passaggi e vani interni, per la rifinitura delle parti a vista e la precisione di costruzione.

La piramide è stata realizzata sovrapponendo corsi (cioè strati) di blocchi di pietra calcarea gli uni sugli altri, sfalsati tra loro e con alcuni che si allungano verso l'interno, in modo da migliorare la stabilità e la solidità della struttura. Oggi si possono contare 203 corsi, ma in passato dovevano essercene di più, in quanto la punta della piramide è andata persa. L'altezza dei corsi (e conseguentemente dei blocchi che compongono quest'ultimi) non è costante: mediamente sono compresi tra i 60 e gli 80 cm; mentre alla base, dove si scarica il carico maggiore, si possono trovare corsi alti oltre il metro.

La Camera inferiore è la struttura più bassa della piramide. Questa appare di forma rettangolare, dalle dimensioni approssimative di 14 m di larghezza, 8,3 m di lunghezza e 4,3 m di altezza, ed è visibilmente solo sbozzata.

Nel muro Sud della camera c'è uno stretto cunicolo cieco (circa 75x78 cm), anch'esso solo sbozzato, che termina dopo 16,4 metri.

Il motivo della presenza di questa camera incompiuta costituisce un mistero; l'opinione tradizionale è che questa sia un diversivo per i tombaroli. Alcuni egittologi hanno suggerito che questa dovesse essere l'originale camera sepolcrale, ma che Cheope abbia cambiato idea e chiesto che la camera fosse collocata più in alto nella Piramide. Come già accennato, altri pensano che sia invece una realizzazione abbandonata più antica.

La "Camera della Regina" è esattamente a metà strada tra le facce nord e sud della piramide e misura 5,75 metri per 5,23, con un'altezza al vertice della camera di 6,23 metri. La camera è stata chiamata in questo modo dagli arabi, ma all'interno non sono state trovare evidenze archeologiche di sepolture. È interessante notare che questo è l'unico vano che occupa una posizione centrale nella struttura della piramide, esattamente sotto il suo vertice.

Le dimensioni della Camera del Re sono di 10,47 metri da est a ovest, e 5,234 da nord a sud. La camera ha un soffitto piatto collocato a 5,974 metri dal pavimento. Le pareti, il pavimento e il soffitto sono stati realizzati con grandi blocchi di granito provenienti dalle cave Assuan. I blocchi sono tagliati e collocati con eccellente precisione, tanto che è impossibile inserire tra loro un foglio di carta. Il soffitto è piano, formato da nove blocchi di pietra del peso complessivo di 400 tonnellate.

Al di sopra del soffitto della Camera del Re sono stati realizzati cinque comparti chiamati Camere di scarico.

La piramide di Chefren   

La piramide di Chefren è la seconda come grandezza dopo la famosa piramide del padre Cheope. Nella metà inferiore presenta grandi blocchi grezzi ed irregolari disposti con scarsa precisione, mentre verso la sommità questi appaiono disposti in maniera più uniforme. Nel corso dei millenni vari movimenti sismici hanno provocato degli spostamenti di alcuni millimetri delle pietre.
La piramide appare più alta di quella di Cheope perché venne costruita su uno zoccolo di roccia alto circa 10 metri. La sua altezza apparirebbe ancora maggiore se non fosse priva di parte della cima e del pyramidion. Ha la particolarità di essere l'unica piramide che conserva sulla sommità una parte della copertura in calcare bianco di Tura. La base è rivestita di "pietra etiopica variegata". 
Presenta due ingressi dovuti ad un cambiamento del progetto iniziale: uno a circa 11,54 metri di altezza, l'altro a livello del suolo, che è quello attualmente usato per le visite.
Varcata la soglia si presenta una discenderia lunga circa 32 metri che conduce ad un corridoio orizzontale terminante nella camera funeraria rimasta incompiuta.

Questa misura 14,15 metri per cinque, è unica, scavata nella pietra, con il soffitto a due spioventi formato da 17 coppie di travi in pietra calcarea e situata sotto il livello del cortile.

L'unico arredo funerario ritrovato è il sarcofago di granito rosso seppellito "a fior di terra", completamente privo di iscrizioni e spezzato. Vicino vi erano delle ossa di bovino.

Dalla camera, una galleria in salita porta a due appartamenti con un corridoio orizzontale collegato al primo e dovuto sicuramente ad un cambiamento di progetto in corso d'opera.

Vi è inoltre una grande camera forse destinata a magazzino o alla raccolta di offerte funebri oppure come serdab.

Piramide di Micerino  

La Piramide di Micerino, eretta nell'ultima area libera dell'altopiano roccioso di Giza, era il cenotafio del sovrano denominato Neter Menkaura ossia "Divino è Micerino" ed è la più piccola delle tre piramidi della piana.

Costruita circa 450 metri a sud-ovest rispetto alla piramide di Chefren, dimostra la fretta del costruttore, che la edificò in più riprese, materiali vari e varie tecniche.

Il suo volume non supera i 250.000 m³ ossia un decimo di quella di Cheope presentando la particolarità dei blocchi molto più grandi anche di quella di Chefren, ma le facce della piramide hanno superfici imperfette e le pietre sembrano sistemate senza l'armonia delle altre due.

In origine la piramide avrebbe dovuto essere tutta ricoperta dello spettacolare granito rosso di Assuan ma la prematura morte di Micerino la fece frettolosamente terminare dal XVI corso in su con il bianco calcare di Tura.

Il lato nord conserva parte del rivestimento, che però verso l'alto non risulta liscio dando così l'impressione di un lavoro non terminato.

L'interno della piramide è molto complesso, presenta un ingresso a nord a circa 4 metri d'altezza ed una  
discenderia rivestita in granito rosa di circa 32 metri e con un'inclinazione di 26° che conduce ad un vestibolo decorato con bassorilievi con il motivo a "facciata di palazzo" ed un successivo grande corridoio di circa 13 metri di lunghezza, 4 metri di larghezza e 4 metri di altezza.
Questo corridoio sbocca nell'originale camera funeraria posta 6 metri sotto il livello del suolo che presenta una fossa, nel pavimento, atta ad accogliere un sarcofago e dalla quale parte un corridoio che conduce nel nulla e che nel progetto originale doveva sfociare all'esterno, prima del cambio di progetto in corso d'opera.

Dopo la variazione del progetto ed ampliamento della piramide, una rampa con finta volta in granito rosa porta alla definitiva camera funeraria, orientata sull'asse nord-sud come negli antichi sepolcri, che conteneva il sarcofago, decorato sempre a facciata di palazzo ed oggi disperso.

La ricchezza della piramide è data dalla massiccia presenza del granito proveniente dalle lontane cave dell'Alto Egitto pietra molto dura ed estremamente difficoltosa da lavorare.

Il granito fu asportato già dal 500 d.C. e nel 1827 il pascià Muhammad Alì lo usò per la costruzione dell'arsenale di Alessandria.

Una caratteristica notata dagli studiosi è che i segni lasciati sulle pareti dagli attrezzi degli operai egizi indicano con certezza che il primo corridoio inferiore è stato scavato dall'interno verso l'esterno mentre il secondo, quello superiore esattamente dall'esterno verso l'interno.

La sfinge   



Costruita sfruttando uno sperone di roccia naturale. Nei pressi si trovano anche le grandi "mastabe", in regolare schema planimetrico, spesso decorate sobriamente nei vani interni; si nota la completa mancanza di notizie sulle vicende civili e la carriera dei titolari. Nell’ altopiano sono state scoperte numerose tombe rupestri, spesso a più vani, di vari membri della famiglia di Chephren, con le pareti riccamente decorate con rilievi dipinti o con altorilievi a tondo molto evidenziato. Tra quelle di Giza è importante la tomba del nano Seneb, ritratto in un gruppo scultoreo accanto alla moglie ed ai figli. Nel 1936 vi fu scoperta una stele di notevoli dimensioni di Amenophis II, faraone della XVIII dinastia (1570-1318 a.C.). È la più grande statua monolitica del mondo: lunga 73,5 metri, alta 20,22 metri e larga 6 metri di cui solo la testa è 4 metri. Uno dei misteri della Sfinge, alimentato dalle leggende popolari, è certamente la presenza di passaggi nascosti al suo interno. Attualmente è nota l'origine di uno di essi soltanto: un breve varco senza uscita dietro la testa, effettuato nel XIX secolo da John Shae Perring e Howard Vyse durante la ricerca di una camera segreta all’interno del corpo. L'ipotesi che all’interno del monumento ci siano camere nascoste non ha riscontri scientifici anche se gli ultimi scavi del 2007 hanno rilevato la presenza di una fitta rete di cunicoli.
La stanza dei registri è una mitica biblioteca sepolta sotto la sfinge di Giza, che secondo alcuni conterrebbe tutta la conoscenza degli antichi Egizi su rotoli di papiro, oltre alla storia del perduto continente di Atlantide.

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