Dubai, ecco l'isola a forma di palma

Le Palm Islands sono tre isole artificiali, Palma Jumeirah, Palma Jebel Ali e Palma Deira, antistanti Dubai, negli Emirati Arabi Uniti.

Il Pantheon della Roma antica

All'inizio del VII secolo il Pantheon è stato convertito in basilica cristiana, chiamata Santa Maria della Rotonda.

Casa Batllò, Barcellona

Considerata una delle opere più originali del celebre architetto catalano Antoni Gaudí , l'edificio è stato dichiarato, nel 2005, patrimonio dell'umanità dell'UNESCO.

Giza e le sue Piramidi

Giza deve la sua importanza al fatto di ospitare, su un pianoro roccioso che si trova alla periferia della città, una delle più importanti necropoli dell'antico Egitto.

I trulli pugliesi

I Trulli di Alberobello sono stati dichiarati Patrimonio mondiale dell'umanità dall'UNESCO.

Villa Adriana, Tivoli

Costruita a partire dal 117 d.C. dall’imperatore Adriano, è la più importante e complessa Villa a noi rimasta dell’antichità romana.

Mediateque di Toyo Ito, Sendai

Toyo Ito: quando la comunicazione è come la luce.

lunedì 10 marzo 2014

FRANK O. GEHRY, Casa danzante, Praga

Noto per il suo approccio scultoreo e organico alla progettazione, è tra i massimi esponenti della corrente Decostruttivista. Vive e lavora negli Stati Uniti. 
http://cdn9.prague.fm/wp-content/uploads/dance_house_prague.jpgLa Casa danzante è il soprannome dato ad un edificio per uffici nel centro di Praga, Repubblica ceca, all'indirizzo Rašínovo nábřeží 80, 120 00 Praha 2. Fu progettata dall'architetto croato, nato nella Repubblica Ceca, Vlado Milunić in cooperazione con il canadese Frank Gehry. La posizione scelta era un posto vacante sul lungofiume, nel quartiere di Nové Mesto. L'edificio che occupava precedentemente quel luogo era stato distrutto durante i bombardamenti di Praga nel 1945. La costruzione ebbe inizio nel 1994 e terminò nel 1996.
Lo stile fortemente non convenzionale creò delle controversie al tempo della costruzione. Il presidente ceco Václav Havel, che visse per decenni vicino al sito, ha supportato il progetto, sperando che l'edificio divenisse un centro di attività culturali.
Originalmente chiamato Fred and Ginger (da Fred Astaire e Ginger Rogers) la casa ricorda vagamente una coppia di ballerini. Lo stile costruttivo sta tra il Neobarocco, il Neogotico e l'Art Nouveau, stili architettonici per i quali Praga è famosa.
http://www.praga.be/files/casa-danzante-dal-basso-800x587.jpgIl piano originale che proponeva un centro culturale non venne realizzato. Al settimo piano si trova un ristorante francese con una magnifica vista della città. Tra gli altri occupanti la casa alcune compagnie multinazionali. Data la collocazione su di una strada molto trafficata l'edificio è dotato di una circolazione forzata d'aria, che rende l'interno più confortevole per gli occupanti.
http://artearti.net/assets/channel_images/2624/casa_danzante.jpgQuesta soluzione è stata guidata soprattutto da una considerazione di tipo estetico: le finestre allineate avrebbero evidenziato che l'edificio ha due piani in più, pur avendo la stessa altezza di quelli ottocenteschi adiacenti. Esse, inoltre, non devono essere percepite, nella volontà del progettista, come delle semplici forme su una superficie piana, ma dare l'effetto della tridimensionalità, di qui l'idea di telai sporgenti come cornici di quadri.
Anche le sinuose modanature della facciara rendono più confusa la prospettiva, attenuando il contrasto con le costruzioni circostanti.

Seguendo la tradizione di Praga, in cui molti edifici sono sormontati da cupole e cuspidi, Gehry ha coronato l'edificio in muratura con una decorazione scultorea composta da nastri di rete metallica intrecciati. In quest'alternarsi di vuoti e pieni, nella convessità della facciata e nell'aggetto degli elementi di superficie pare che l'edificio vibri davvero, come se fosse stato ideato proprio pensando a dei ballerini.

IEOH MING PEI, Louvre la Piramide d'ingresso

Ieoh Ming Pei  è un architetto cinese naturalizzato statunitense.
File:PiramideLouvre.JPGHa vinto il Premio Pritzker nel 1983 e l'11 dicembre 1992 il Presidente George H. W. Bush gli ha conferito la Medaglia presidenziale della libertà. È stato uno degli ultimi grandi maestri dell'architettura modernista. Lavora con le forme astratte, usando la pietra, il calcestruzzo, il vetro e l'acciaio. Pei è uno degli architetti di maggior successo del XX secolo.
Pei è nato a Canton, nella provincia di Guangdong in una nota famiglia di Suzhou. Suo padre, banchiere di primo piano, fu in seguito direttore della Banca di Cina e governatore della Banca Centrale di Cina. La residenza della famiglia è ora parte del patrimonio mondiale dell'umanità, classificata tra i Classici Giardini di Suzhou. La casa viene chiamata Giardino del Leone della Foresta, ed è caratterizzata da molte sculture di pietra scavate naturalmente dall'acqua. Pei amava il modo in cui gli edifici si combinavano con la natura, e in particolare i giochi di luci e ombre.
http://upload.wikimedia.org/wikipedia/it/b/b2/Louvre_di_notte.JPGLa sua prima educazione avvenne alla Saint John's University di Shanghai e successivamente al St. Paul's College, Hong Kong, prima di trasferirsi negli Stati Uniti per studiare architettura, all'età di 18 anni. Iniziò alla University of Pennsylvania prima di ricevere la laurea in architettura dal Massachusetts Institute of Technology nel 1940. Lo stesso anno fu premiato con l'Alpha Rho Chi Medal, il MIT Travelling Fellowship, la AIA Gold Medal. Si iscrisse alla Harvard Graduate School of Design due anni dopo; poco dopo servì al National Defense Research Committee a Princeton, New Jersey.
Nel 1944 tornò ad Harvard, dove conseguì nel 1946 il master in Architettura e rimase lavorando come assistente. Ricevette il Wheelwright Traveling Fellowship nel 1951 e fu naturalizzato statunitense nel 1954.  Il grande Louvre, la più estesa istituzione museale del mondo, definito "il museo dei musei", ha trovato un funzionale adeguamento per accogliere lo sbalorditivo numero di visitatori, grazie al progetto dell'architetto Ieoh Ming Pei, originario della Cina.
Concepito e a lungo utilizzato come dimora reale, il Louvre da tempo non presentava spazi flessibili e idonei ad ospitare i servizi ed i percorsi richiesti da un moderno e funzionale museo.
Il programma d'adeguamento, promulgato nel 1981 dall'allora Presidente della Repubblica francese Francois Mitterand, prevedeva la modernizzazione del monumento nazionale e la sua integrazione con la città di Parigi, senza pregiudicarne l'integrità storica e culturale.
Il progetto di Pei risponde a queste istanze con un intervento che prevede due fasi suddivise nel tempo.

La prima, iniziata nel 1983, riguarda la sistemazione del nuovo ingresso principale, sotto la vasta superficie della corte centrale, il cortile Napoleone, ricavato da Pei tramite un'addizione sotterranea di 46.000 metri quadrati che, smistando la folla dei visitatori tramite tre braci di collegamento alle tre ali del museo, ospita una serie di servizi tecnici indispensabili: ingresso, servizi, informazioni, ristoro, un auditorium, laboratori e due gallerie per esposizioni temporanee.
A questa fase è corrisposto il contemporaneo adattamento ed allestimento del'edificio disposto ad U intorno al cortile centrale.
La conclusione di questa fase può essere indicata nel 30 marzo 1989, data dell'inaugurazione ufficiale della Piramide di vetro.

http://www.todaroarchitect.com/inputoutput/wp-content/uploads/2014/01/Parigi-La-Piramide-del-Louvre-Ieoh-Ming-Pei-%C2%A9-Todaro-Architect37.jpgLa Piramide principale è fondamentalmente una complessa struttura d'acciaio, alta ventuno metri, inguainata in vetro riflettente: un vetro leggermente tinto, estratto dall'industria Saint-Gobain in modo da essere compatibile con la pietra di color miele delle secolari facciate del grande Louvre.
Essa costituisce una sorta di lungo ingresso a portico che ritarda l'entrata alle gallerie principali: le due piramidi più piccole, invece, forniscono ulteriore luce e ventilazione agli spazi sotterranei.
La seconda fase, conclusasi nel 1993, ha previsto la riconversione ad area espositiva del'ala Richelieu, già occupata dagli uffici del Ministero delle Finanze, incrementando di ben 36.000 metri quadrati la superficie calpestabile del Grande Louvre.
Lo stratagemma di diffondere luce naturale nello spazio interrato dell'ingresso principale tramite una piramide di vetro, attorniata da altre tre di grandezza minore, ha reso l'intervento di Pei uno dei più discussi in Europa.
http://www.vivi-areaindustriale.mn.it/Portals/0/Articles/Redazione/cultura/louvre.jpg

RICARDO BOFILL , United Airlines

<a rel=nofollow target=hiddenIframe href=/download.php?id=./images/albums/userpics/10002/Ch0023.jpg>Download</a>~© Marshall Gerometta CTBUH~1~279~800Ricardo Bofill (Barcellona, 5 dicembre 1939) è un architetto e urbanista spagnolo di origini ebraiche.
Sua madre Maria Levi è infatti un’ebrea di origine veneziana. Suo padre era un architetto e costruttore, il che gli ha consentito di entrare nel mondo dell’edilizia sin da giovane. Del resto la sua famiglia ha una certa tradizione nel campo: probabilmente, per via paterna, discende da Guillem Bofill, costruttore della cattedrale di Girona nel 1404. 
Bofill è nato a Barcellona, dove ha studiato al Liceo Francese e poi alla Escuela Técnica Superior de Arquitectura. Nel 1955 viaggia in Grecia per conoscere direttamente l’architettura classica. Nel 1957, espulso per ragioni politiche dalla scuola di architettura di Barcellona, si trasferì in Svizzera e si iscrisse all’Università di Ginevra dove si laureò nel 1959.
Nel 1963 creò il suo studio di architettura che ha fra i suoi membri anche dei sociologi oltre che architetti e ingegneri. Grazie a questa équipe professionale, Bofill era in condizione di affrontare con naturalezza progetti di diversa natura in parti molto differenti del mondo. Nel 1978 aprì un secondo studio a Parigi.
http://img.archilovers.com/projects/c_383_9c45313d-bc4a-4c7b-bef4-2c65eb9dc5ee.jpgBofill è considerato uno dei massimi rappresentanti del postmoderno. Nei suoi disegni mantiene la chiarezza di linee tipica del moderno, ma abbandonando le forme pure. Nei suoi edifici sono incorporati elementi classici come colonne e archi che risultano immediatamente comprensibili e piacevoli esteticamente e strutturalmente. Bofill è autore di un’estesa opera teorica. Fra i molti libri che ha pubblicato si segnalano Espacio y vida (Spazio e vita), La ciudad del arqutecto (La città dell’architetto) e El dibujo de la ciudad (Il disegno della città). Nel corso della carriera Bofill ha ricevuto numerosi premi e riconoscimenti. Nel 1983 è stato chiamato dalla Graham Foundation a tenere delle lezioni a Chicago. Nel 1985 fu eletto membro onorario dell’Istituto Americano di Architettura negli Stati Uniti.
Ancorato sull'argine del fiume Chicago questo edificio di 50 piani di uffici rappresenta una pietra miliare climatica nelle opere di Ricardo Bofill " Taller de Arquitectura". È stato progettato in stile "Classico moderno" utilizzando granito bianco reale portoghese e la parete divisoria in vetro grigio-argento.
La tradizione americana della costruzione del grattacielo, ha suggerito la necessità di stabilire un dialogo tra la classicità dell'architettura in pietra e gli edifici di vetro ad alta tecnologia. Il risultato è una facciata che rivela un disegno di proporzioni classiche, che ricorda il campanile di Giotto nel Duomo di Firenze, diviso in diversi livelli collegati da colonne. Un tempio classicamente proporzionato incorona la parte superiore.
http://www.architetturaeviaggi.it/moduli/galleria/america/2013_nor.jpg
L'edificio è sorto per migliorare la vista panoramica sulla città, attraverso un'evidente predominanza di vetro ed esprime l'aspirazione a inscrivere se stessa nel contesto urbano esistente e rende il proprio contributo distintivo a skyline di Chicago.
Particolare attenzione per il dettaglio e l'aspetto del piano terra che ospita un atrio di 18 m di altezza in marmo grigio e bianco; un grande muro dipinto da un pittore di fama mondiale Antonio Tapies, un granito nero  e lussureggianti piantagioni di alberi di bambù.
Il progetto premiato nel 1992 Lighting Istituto di Chicago come  "Premio al merito per l'impianto di illuminazione".
L'edificio divenne la sede aziendale di United Airlines nel 2007. Microsoft è un inquilino principale nell'edificio, che occupa più piani.

KENZO TANGE, Stadio Olimpico di Yoyogi

http://www.dailyartfixx.com/wp-content/uploads/2009/08/yoyogi-national-gymnasium-kenzo-tange.jpgKenzō Tange  è stato un architetto e urbanista giapponese. È considerato uno dei principali personaggi dell'architettura del Novecento.
Kenzō Tange è cresciuto a Imabari sull'isola di Shikoku. Sono i lavori di Le Corbusier che lo portano ad iscriversi alla Facoltà di architettura di Tokyo nel 1935. Una volta laureato entra nello studio di Kunio Maekawa, un discepolo di Le Corbusier, dove lavora per quattro anni.
Nel 1946 diventa professore all'Università di Tokyo e crea il Laboratorio Tange dove ha come collaboratori Sachio Otani, Fumihiko Maki, Koji Kamiya, Takashi Asada, Arata Isozaki, Kisho Kurokawa e Taneo Oki. Nel 1949 vince il concorso per la realizzazione del Memoriale della Pace a Hiroshima. Nel 1951 partecipa ai CIAM a Londra dove incontra Le Corbusier, Walter Gropius, e altri importanti architetti dell'epoca.
http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/3/35/Yoyogi_national_1st_gymnasium_20120103.jpgFra le principali influenze, sono da rilevare Le Corbusier, e quindi il Movimento Moderno, e poi il passato classico di Michelangelo. Anche l'architettura tradizionale giapponese ha avuto una grande importanza nella sua opera, reinterpretata con i materiali moderni come il calcestruzzo, di cui un buon esempio è la Prefettura di Kagawa a Takamatsu (1958). A partire dagli anni sessanta, si dedica maggiormente all'urbanistica e progetta il Piano per Tokyo, una megastruttura costruita nella baia, formata da isole artificiali collegate alla terra ferma da ponti.
La maggior parte dei suoi progetti si trova in Giappone, ma anche in Italia ha realizzato diverse opere: a Bologna le torri del quartiere fieristico (1972), a Catania il quartiere Librino (1971) e a Napoli il Master Plan per il Centro Direzionale di Napoli (1995). A Milano è l'autore del progetto urbanistico del Quartiere Affari di San Donato Milanese (1990-99) dove ha realizzato la sede BMW-Italia (1998) e la torre AGIP (1999). 
http://www.fivb.org/EN/volleyball/competitions/WorldCup/2011/men/img/A4.jpgHa ricevuto numerosi riconoscimenti in diversi paesi, fra i quali la medaglia d'oro del RIBA, dell'AIA e dell'Accademia francese di architettura, e nel 1987 il premio Pritzker, il maggior riconoscimento a livello mondiale per l'architettura.
Lo Yoyogi National Gymnasium  è un impianto sportivo polivalente situato nel quartiere Shibuya di Tokyo. 
È un impianto polivalente, costruito negli anni sessanta del XX secolo per ospitare le competizioni di nuoto e tuffi dei Giochi olimpici di Tokyo 1964.
In seguito è stato destinato ad ospitare le partite di pallavolo, pallacanestro, e alcuni incontri di arti marziali. Nel corso degli anni è stato anche sede di molti concerti di artisti famosi, in particolare la nota idol giapponese Ayumi Hamasaki ha organizzato qui gran parte dei suoi concerti nella capitale.
Nel 2006 e nel 2010 vi si sono svolti gli MTV Video Music Awards Japan.
Ha ospitato i Campionati mondiali di judo 2010.
 http://manueloka.com/koken/storage/cache/images/000/901/IMG-5901-2,large.jpg?1387859065

domenica 9 marzo 2014

Centro nazionale d'arte e di cultura Georges Pompidou, Parigi

http://www.artslife.com/wp-content/uploads/2013/05/centre_pompidou_Parigi.jpgIl Centro nazionale d'arte e di cultura Georges Pompidou si trova a Parigi, in Rue Beaubourg 19: è conosciuto, in francese, anche come Beaubourg. L'edificio è opera dello studio Piano & Rogers.
Il Centro nacque dalla volontà di Georges Pompidou, presidente della repubblica francese dal 1969 al 1974, che volle creare nel cuore di Parigi un'istituzione culturale interamente dedicata all'arte moderna e contemporanea a cui si affiancassero anche libri, design, musica, cinema. Per questo il Centro comprende una grande biblioteca pubblica, la Bibliothèque publique d'information, il Musée national d'art moderne, e IRCAM, un centro, quest'ultimo, dedicato alla musica e alle ricerche acustiche. Collocato all'interno dell'edificio è anche il Centro del design industriale. La struttura è aperta al pubblico dal 31 gennaio 1977.
http://www.richardrogers.co.uk/Asp/uploadedFiles/image/0099_Pompidou/Pompidou%20MP/99_0140_2_mp.jpgAttualmente custodisce una collezione di circa 70 mila opere, in cui accanto alle arti visive trovano posto il design, l'architettura, la fotografia e le opere multimediali. Queste opere vengono proposte attraverso forme espositive costantemente rinnovate e vengono spesso accompagnate da cicli di conferenze, incontri, dibattiti, concerti e spettacoli.

http://static.panoramio.com/photos/large/82895339.jpgOgni anno il Centro organizza una trentina di esposizioni monografiche o tematiche, raccogliendo in mostre temporanee anche materiale proveniente da altre collezioni.

Secondo il pensiero di George Pompidou, l'ubicazione nel centro di Parigi di un nuovo tipo di istituzione culturale, dedicato a tutte le forme di creazione contemporanea, era motivato da una serie di esigenze:
  • il desiderio di frenare il declino di Parigi sulla scena artistica e di mantenere il suo status di importante scenario per l'arte contemporanea a livello mondiale, sempre più contesogli da New York;
  • allo stesso modo, la volontà di aprire la creatività francese verso il mondo e favorire l'espressione di nuove forme d'arte attraverso l'interdisciplinarità;
  • la convinzione che l'arte contemporanea potesse tornare a un più ampio pubblico, a condizione che il governo svolgesse appieno il suo ruolo di mediatore;
  • il desiderio di creare a Parigi un grande monumento che rappresentasse l'architettura della seconda metà del XX secolo, che nella capitale era stata fino a quel momento irrilevante o poco evidente.
http://media-cache-ak0.pinimg.com/736x/13/0a/89/130a897030c9d66f5c03705b323e5b22.jpgQueste aspirazioni, in particolare, generarono accesi dibattiti, riguardanti l'opposizione tra la cultura di massa e la cultura d'élite, le questioni del decentramento culturale e il rapporto tra potere e creatività.
Il Centro Pompidou è stato progettato da Gianfranco Franchini, Renzo Piano, Richard Rogers e Sue Rogers, assieme all'ingegnere britannico Edmund Happold e all'ingegnere strutturista irlandese Peter Rice. Il progetto di questo gruppo di semi-sconosciuti (al tempo) risultò vincente alla gara indetta per realizzare il museo, competizione il cui risultato fu annunciato nel 1971.Il New York Times, in occasione della vittoria da parte di Rogers del Premio Pritzker nel 2007, scrisse che il design del centro "ha rovesciato l'architettura mondiale". Sin dalla sua costruzione, l'edificio audacemente colorato e dalla struttura evidente è divenuto uno dei simboli dell'architettura del XX secolo.I diversi colori delle tubature esterne del prospetto del Centre Pompidou sono differenziati in base al loro utilizzo: quelle gialle per l'elettricità, le rosse per gli ascensori e le scale mobili, verde per l'acqua, blu per l'aria.
 Il Musée National d'Art Moderne (Museo nazionale d'arte moderna) è un museo d'arte moderna, situato al quarto e quinto piano del Centre Pompidou, allestito negli anni 1980 dall'architetto e designer italiana Gae Aulenti.
Il museo espone opere di: Georges Braque, Marc Chagall, Henri Matisse, Pablo Picasso, Maurice Utrillo, Vasily Kandinsky, Joan Miró e altri artisti.

L'Opera di Sidney, Australia

 

Figlio di un rinomato architetto navale di Aalborg, Jørn Utzon a 18 anni comincia a collaborare con suo padre disegnando barche. Si iscrive all'Accademia Reale di Belle Arti di Copenaghen dove studia architettura.   Dopo essersi laureato nel 1942, si trasferisce in Svezia (perché paese neutrale durante la seconda guerra mondiale) a Stoccolma. Parte poi per la Finlandia dove lavora nello studio di Alvar Aalto, che assieme a Gunnar Asplund e Frank Lloyd Wright, influenzerà fortemente il suo lavoro. Alla fine della guerra torna con la sua famiglia in Danimarca e apre il proprio studio. In questi anni viaggia molto, soprattutto in America (Messico, Stati Uniti) e in Asia (Cina, Giappone, India). Nel 1947 lavora per alcuni mesi in Marocco; l'incontro con l'architettura islamica avrà un'influenza decisiva sul suo lavoro.
Nel 1957 vince il concorso per l'opera di Sydney in Australia, dove nel 1962 si trasferisce per seguire meglio il cantiere. Dopo numerosi problemi con la committenza si trova costretto ad abbandonare il progetto nel 1966 e a lasciare l'Australia. Il progetto che ha subito numerose modifiche rispetto al progetto di Utzon, è stato poi ultimato da Peter Hall, David Littlemore e Lionel Todd. L'Opera House è stata inaugurata ufficialmente il 23 ottobre 1973 dalla regina Elisabetta II.
A partire dal 1985 i suoi figli Jan e Kim cominciano a collaborare con lui, e da quando Jørn Utzon si è ritirato proseguono l'attività dello studio Utzon Architects. Sono stati incaricati di seguire lo sviluppo e il restauro dell'Opera di Sydney, e soprattutto di progettare il completamento degli interni.
http://25.media.tumblr.com/tumblr_l4ko36e0UY1qb8342o1_500.jpgDurante la sua carriera Utzon ha conseguito numerosi riconoscimenti internazionali è stato eletto accademico d'onore dell'Accademia delle Arti del Disegno e ha ricevuto la medaglia Alvar Aalto, il Premio Sonning, il Premio Wolf, la Legion d'Onore francese, il Leone d'oro nel 2000e, a coronamento della sua carriera, nel 2003, è stato il vincitore del prestigioso Premio Pritzker.

Muore a Copenhagen il 29 novembre 2008 per un infarto. 

 Il teatro dell'opera di Sydney (la Sydney Opera House) costituisce una delle più significative architetture realizzate nel XX secolo e tale da rappresentare quasi un'icona non solo per la città di Sydney, in cui sorge, quanto per l'Australia stessa.
https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjRugqzwVOONyhyoLW7_2AEq3TcacK-Kkh9ZRwuvWLCAO4BqOCfg1maKfQhP28-ffQgT8y-jH1UUV-TcGVxwE-1wjcGxleJY4FRbNIImDk4AOiAPbdkwtgz-0yBX1vpg7zIPGbDK-ETKww/s1600/SYDNEY+2.jpgÈ stato progettato dall'architetto danese Jørn Utzon, affiancato per i calcoli strutturali dalla società di ingegneria londinese Arup. 
Situato nella baia di Sydney, dotato di un parco di divertimenti a sud e di un grande parcheggio per le autovetture accessibile da Macquarie Street, ben collegato e vicino all'enorme Sydney Harbour Bridge, l'edificio e i suoi dintorni rappresentano spesso una meta per i turisti che - per la maggior parte senza interesse alcuno per l'opera - affollano l'edificio semplicemente per visitarne la struttura.
Secondo alcuni critici, i gusci a sezione sferica possono ricordare la flottiglia di barche a vela che si reca in crociera nei mari australiani.
L'acustica dell'intera struttura, particolarmente quella del teatro dell'opera, non sempre ha avuto apprezzamento e anzi ha ricevuto critiche fino a essere giudicata insoddisfacente rispetto alla funzione per cui è stata creata.
Vi sono state continue richieste per una ristrutturazione degli spazi, un restyling che preveda lo spostamento del teatro dell'opera alla sala concerto, più grande e più adatta acusticamente, con conseguente spostamento dell'orchestra in una nuova sede.
Il teatro dell'opera venne inaugurato dalla regina Elisabetta II del Regno Unito il 20 ottobre 1973. L'apertura fu trasmessa in televisione, con fuochi d'artificio e l'esecuzione della Nona sinfonia di Beethoven.
Nella sala dei concerti si trova il Grande Organo a Canne, un organo dotato di 10.500 canne, installato nel 1979.
Nel 2007 è entrato a far parte dei Patrimoni dell'Umanità sotto l'egida dell'UNESCO.


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Il sanatorio, Finlandia

 

Gli enormi occhi che sagomano le pareti di mattoni sembrano osservarci. Nel silenzio
Aalto aveva studiato con Armas Lindgren, uno degli esponenti del Romanticismo nazionalista finlandese. All'inizio della sua carriera Aalto sembra esser stato, dal punto di vista ideologico, un classicista; infatti elaborò temi architettonici classici e applicò motivi e riferimenti storici. Nonostante tale aspetto però rimase fedele al funzionalismo durante tutta la sua evoluzione stilistica. Dagli inizi degli anni trenta del 1900, passato il periodo razionale ortodosso, la sua idea di architettura si amplia e, dalla razionalità, arriva a toccare anche temi strettamente tecnici funzionali fino ad arrivare a quelli psicologici. Più avanti poi viene marcato il ruolo di sintesi che compete alle architetture. Viene inserito nella progettazione di un qualsiasi edificio anche la filosofia.
Alle opere mature di Alvar Aalto sono spesso applicati i termini "romantiche", "irrazionali" e "organiche". Questo suggerisce che dopo la sua fase iniziale razionalista egli avesse abbandonato del tutto questo modo di pensare l'architettura; in realtà viene ridefinito da lui stesso il concetto di razionalità. Si può definire questo suo nuovo approccio alla progettazione "Super Razionale". Vengono inseriti da qui nei progetti anche fattori psicologici, intuitivi ed inconsci. Altro importante aspetto del periodo aaltiano maturo è la concezione dell'edificio come ente integrato perfettamente nel contesto. L'edificio non è visto come una struttura isolata dal resto, ma anzi, è come se essa dialogasse con ciò che la circonda.
Altro aspetto importante di questo grande maestro dell'architettura del ventesimo secolo è l'elaborazione della "standardizzazione flessibile", cioè un sistema costruttivo industriale in grado di garantire elasticità e varietà dei prodotti.

La sua arte
L'attività di Aalto spaziava dal design di arredi e oggetti in vetro all'architettura e alla pittura. Dal punto di vista architettonico fu il maggior esponente dell'architettura organica europea, nonché appartenente ad una folta schiera di maestri del movimento moderno insieme a Le Corbusier, Mies van der Rohe e Gropius, tutti appartenenti alla generazione di nati nel decennio del 1880. 
A partire da oggetti piccoli come un cucchiaio, fino ad arrivare al progetto di città (è autore anche dei piani regolatori per Finlandia e Svezia), l'opera di Aalto si caratterizza sotto un suo ricorrente particolare architettonico, il segno della sua "onda", che in finlandese è chiamata aalto come il suo cognome. 
Negli ultimi due decenni del suo mezzo secolo di attività progettuale alcuni critici hanno parlato di una "involuzione classicista" di Aalto, dovuta soprattutto ad un allontanamento dalla linea del neoempirismo scandinavo.

Il sanatorio di Paimio (in finlandese Paimion parantola ) è un sanatorio situato nella cittadina finlandese di Paimio, utilizzato nel passato per la cura della tubercolosi. Con il progetto nel 1928 Alvar Aalto e la moglie Aino vinsero il concorso; l'edificio fu costruito tra il 1929 e il 1933. Per la sua realizzazione parteciparono con propri contributi 48 comuni e 4 città, l'ospedale è situato in mezzo ad una vasta area di colline moreniche ricoperte di boschi, lontano dai centri abitati.
File:Paimio Sanatorium interior.jpgLa struttura generale del sanatorio è costituita da un complesso edilizio per corpi di fabbrica separati: in particolare ci sono le camere dei malati e terrazzi, locali di uso collettivo, Servizi (cucine, caldaie, ecc.),Garage, Abitazioni dei medici e degli operatori.
Il complesso è modellato partendo dall'unità base che è la camera dei malati. L'ala con le camere di degenza è costituita da una stecca lineare e sottile, sorretto da un unico ordine di pilastri, in maniera tale che tutte le stanze abbiano la stessa esposizione a sud-sudest. Al contrario le aule di soggiorno e i relativi terrazzi sono orientate ciascuna in maniera che il panorama sia uno diverso dall'altro e che il malato possa sempre scegliere fra zona d'ombra o soleggiata. I solarium sono di ampiezze varie per favorire liberi raggruppamenti anche per piccoli gruppi di ammalati. La camera è progettata tenendo conto della posizione di riposo orizzontale degli ospiti: le pareti di ogni stanza sono dipinte con un colore neutro, il soffitto, invece, è un po’ più scuro. Dal soffitto colorato il riscaldamento si irradia verso il basso, inoltre un particolare sistema di ricambio dell'aria evita le correnti.