Burano sorge nella Laguna Veneta settentrionale, a nord-est di Murano, ed è a questa collegata tramite il percorso navigabile canale Bisatto-canale Carbonera-scomenzera San Giacomo. Attorno si estendono alcune formazioni palustri, in particolare la palude di Santa Caterina, a sud-ovest, e la palude di Burano, a sud est. A nord è lambita dal canale dei Borgognoni-canale di Burano, con cui si raggiunte Treporti (a sud) e Torcello (a nord). Subito ad ovest si trova invece Mazzorbo, alla quale è unita tramite un ponte.
È costituita da quattro isole separate da tre canali interni, che sono il rio Pontinello, il rio Giudecca e il rio Terranova. Analogamente a Venezia, è divisa in cinque sestieri, distinti appunto dai suddetti canali, sui quali si basa la codifica degli indirizzi.
Burano colpisce, fin da lontano, per la vivacità dei suoi colori. Fondata anch'essa dagli abitanti di Altino , sorge su 4 isolette ed è costruita con modestia ma con notevole estro. Piccole case variopinte si susseguono lungo i canali principali e le minuscole calli, fra le lenzuola stese, mercatini del pesce, soglie aperte in un gioco in cui i confini tra spazi pubblici e privati spesso sfuggono e la vita sembra scorrere in un'atmosfera di convivenza domestica.
Le abitazioni tipiche dell'isola sono per lo più di forma quadrata e si dividono in due, tre piani. Al piano terra si trova la cucina, il tinello e i servizi, ai piani successivi le camere.
Burano è chiamata l'isola dei colori, un'esplosione infinita di colori che pennella le case di questo borgo. Facciate azzurre, rosso scarlatto, gialle ed altro ancora, da cui occhieggiano le caratteristiche finestre contornate, a mo' di vezzo, da una bianca cornice. A volte i colori sono stinti, consunti dalla salsedine e dall'aria della laguna, altre volte li percepisci ravvivati da una sapiente e recente mano di vernice.
Il motivo e l'origine di questa usanza non sia ancora chiaro. Un'ipotesi suggerisce che ogni colore sarebbe semplicemente il simbolo di una determinata famiglia, visto che ancor oggi a Burano vi sono pochi ma molto diffusi cognomi. Per questo motivo a Burano, come in altri luoghi del Veneto, si utilizzano dei soprannomi aggiunti al cognome per distinguere un ramo familiare dall'altro.
Un'altra supposizione, forse più fondata, afferma che i colori vivaci servirebbero ai barcaioli per ritrovare la propria casa in presenza della nebbia, che a Burano si presenta particolarmente fitta.
Tra le viuzze di Burano si possono ammirare i vari capitelli posti all'entrata delle calli fino ad arrivare alla casa più famosa dell'isola: "la Casa di Bepi" dipinta con l'utilizzo di tutti i colori.