Dubai, ecco l'isola a forma di palma

Le Palm Islands sono tre isole artificiali, Palma Jumeirah, Palma Jebel Ali e Palma Deira, antistanti Dubai, negli Emirati Arabi Uniti.

Il Pantheon della Roma antica

All'inizio del VII secolo il Pantheon è stato convertito in basilica cristiana, chiamata Santa Maria della Rotonda.

Casa Batllò, Barcellona

Considerata una delle opere più originali del celebre architetto catalano Antoni Gaudí , l'edificio è stato dichiarato, nel 2005, patrimonio dell'umanità dell'UNESCO.

Giza e le sue Piramidi

Giza deve la sua importanza al fatto di ospitare, su un pianoro roccioso che si trova alla periferia della città, una delle più importanti necropoli dell'antico Egitto.

I trulli pugliesi

I Trulli di Alberobello sono stati dichiarati Patrimonio mondiale dell'umanità dall'UNESCO.

Villa Adriana, Tivoli

Costruita a partire dal 117 d.C. dall’imperatore Adriano, è la più importante e complessa Villa a noi rimasta dell’antichità romana.

Mediateque di Toyo Ito, Sendai

Toyo Ito: quando la comunicazione è come la luce.

giovedì 6 giugno 2013

Chrysler Building

Completato nel 1930, il Chrysler Building è uno dei simboli più noti di New York City. Alto 319 metri, si trova nell'east side di Manhattan, all'incrocio tra la 42a strada e Lexington Avenue. Costruito per la società automobilistica Chrysler, l'edificio è oggi posseduto da due società immobiliari, la Abu Dhabi Investment Council (per il 90%) e la Tishman Speyer Properties (per il restante 10%).
Di colore grigio-argento chiaro, si erge su una base di venti piani, al di sopra della quale si staglia un fusto intermedio alto 170 metri. Progressivamente, la sezione del fusto si restringe e culmina in una raggiera di acciaio inossidabile con finestre smerlate, sormontata da una guglia.
L’atrio è stato concepito come un mondo magico dagli effetti luminosi, dai costosi marmi color ruggine e dai lucidi metalli e riprendeva l’atmosfera di un allestimento hollywoodiano. Ogni ascensore è stato rivestito internamente con un differente intarsio in legno, con motivi ornamentali che richiamano gli stemmi araldici riportati sul corpo principale dell’edificio. Il rivestimento della torre è intarsiato con mattoni color grigio scuro che risaltano sulle superfici argentee, mentre gli spigoli danno l’impressione di conci angolari di massa maggiore.
Le finestre al centro di ogni facciata sono dettagliate per conferire un senso di forze verticali percorrenti l’intera altezza del fusto e terminanti sotto forma di un elemento centrale curvo; esse vogliono simulare i reali movimenti degli ascensori che salgono e scendono nel cuore dell’edificio.
Ma queste apparenze erano anche manifestazioni di fantasia ispirate al cliente: agli spigoli del quarantesimo piano, alla base del fusto principale, furono collocati quattro giganteschi tappi di radiatori Chrysler, in metallo, con relative alette. Accanto ad essi, corre tutto intorno all’edificio un fregio raffigurante ruote di automobili stilizzate con enormi perni argentati per coprimozzi. Il logo zigzagato della Chrysler appariva sulla muratura in mattoni a diversi livelli; in origine, all’interno della cuspide a raggiera e sotto la guglia, si trovava una scatola di vetro che conteneva il primo campionario di strumenti di Walter Chrysler (che, si diceva, fosse stata nascosta il giorno in cui l'Empire State Building sorpassò in altezza il Chrysler). Intorno alla base della cuspide vennero sistemate delle colossali aquile americane, che si proiettavano come grondoni verso l'orizzonte. Il composito messaggio era chiaro: una celebrazione individuale nell'ambito del sistema economico americano.
La costruzione iniziata il 19 settembre 1928. In totale, quasi 400.000 rivetti sono stati utilizzati e circa 3.826.000 mattoni venivano lavorati a mano, per creare le pareti non portanti del grattacielo.
I vari particolari architettonici e soprattutto doccioni dell'edificio sono stati modellati dopo i prodotti automobilistici Chrysler.
Il nuovo progetto consisteva in un nuovo top, che non solo prevedeva l’utilizzo di materiali diversi come l’acciaio “Nirosta” con cui la punta del grattacielo venne ricoperta, ma un nuovo design Art Deco, con archi borchiati, finestre triangolari e un segreto, che avrebbe permesso al grattacielo di Chrysler di vincere la gara per l’edificio più alto del mondo contro la Bank of Manhattan al 40 di Wall Street, che veniva costruita nello stesso periodo.

Questo segreto era la guglia di acciaio, che fu tenuta nascosta all’'interno dell’edificio per settimane, prima di essere installata – in soli 90 minuti – sul Chrysler, nello sconcerto generale di riviste e opinione pubblica che avevano seguito la costruzione dei due palazzi scommettendo su chi avrebbe vinto la gara.
http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/f/fc/Chrysler_Building_at_night.JPGSe a livello stradale il CB sembra un edificio come tanti altri a NYC, è al suo interno che la magnificenza è stata espressa senza sconti. Oggi non è più possibile raggiungere la gallery che dal 1930 al 1945 permetteva di vedere la città a 360° dal 71esimo piano. E non è nemmeno possibile fare tour guidati, salendo ai piani alti per vedere, ad esempio, le vestigia del Cloud Club frequentato da magnati che occupava ben 3 dei suoi piani (66esimo-68esimo). Ma anche solo la Lobby, visitabile gratuitamente, vi emozionerà: il soffitto, ristrutturato nel 1999, è un enorme murale di Edward Turnbull intitolato “Energy, Result, Workmanship and Transportation”, dove viene rappresentato il Chrysler Building stesso, i lavoratori che lo hanno costruito, mille decorazioni (e un aereo). Da lontano potrete poi vedere gli ascensori, anch’essi spettacolari lavori di intarsio in legno.
Incredibilmente, il Chrysler Building è un edificio “fatto a mano”. A differenza di molti grattacieli del periodo che utilizzavano materiali già pronti sul mercato, il CB è il risultato della lavorazione artigianale che aveva luogo al suo interno. La guglia, le finestre, le lamine di metallo che lo ricoprono,venivano lavorate nei laboratori che si trovavano al 65esimo e al 67esimo piano. Gli stessi gargoyles furono creati rielaborando aspetti estetici delle auto Chrysler, e la guglia è una rivisitazione della griglia di un radiatore. Al 31 piano si trovano le repliche giganti dei tappi del radiatore utilizzati da Chrysler nel 1929, mentre al 61esimo sono le aquile a svettare in tutta la loro maestosità gotica.

E tutto questo nel rispetto delle norme di sicurezza inconsuete per l’epoca, o forse no… nessun operaio perse comunque la vita durante la costruzione del grattacielo.

L'Empire State Building

L'Empire State Building è un grattacielo della città di New York. Con i suoi 381 metri di altezza (443,2 m se si considera anche l'antenna televisiva sulla sua cima), è stato il grattacielo più alto del mondo fra il 1931 (anno del suo completamento) ed il 1973, quando furono inaugurate le Torri Gemelle del World Trade Center.
In seguito al crollo di queste ultime negli attentati terroristici dell'11 settembre 2001, è tornato ad essere l'edificio più alto della città ed il terzo più alto degli Stati Uniti (dopo la Willis Tower e la Trump International Hotel and Tower di Chicago), fino al 30 aprile 2012 giorno in cui il cantiere della Freedom Tower l'ha superato di 8 metri.
È stato proposto come una delle Sette meraviglie del mondo moderno.
Progettato in stile Art Deco dagli architetti Lamb e Harmon, l'Empire State Building fu iniziato nel 1930 e completato con una certa fretta (per l'esattezza in soli 14 mesi), anche allo scopo di togliere all'elegante Chrysler Building il titolo di edificio più alto del mondo. Inaugurato il 1º maggio 1931, esso ha 102 piani (per una superficie complessiva di 204.385 metri quadrati) serviti da 73 ascensori e che ricevono luce da 6500 finestre. Il suo peso è stimato in 275.000 t.
Nel periodo immediatamente successivo alla sua costruzione, in piena grande depressione, gli uffici erano quasi interamente vuoti e la sera le luci venivano accese appositamente per evitare che ciò si capisse: questa situazione iniziale valse al grattacielo il nomignolo di Empty State Building.
Poco sotto la sua cima esiste un osservatorio che offre una notevole vista sulla città sottostante e che è un'importante meta turistica. La cima stessa è generalmente illuminata con colori che corrispondono alle varie ricorrenze (ad es., dopo gli attentati del settembre 2001 le luci sono rimaste a lungo dei colori della bandiera americana).
Nel 1945 l'Empire State Building fu coinvolto in un incidente aereo, quando un bombardiere B-25 Mitchell si schiantò accidentalmente sul suo lato nord, fra il settantanovesimo e l'ottantesimo piano, uccidendo 14 persone.
Negli anni cinquanta sulla sua cima fu aggiunta l'antenna per le trasmissioni televisive, alta oltre 50 metri.
L'Empire State Building è stato progettato da William F. Lamb dallo studio di architettura Shreve, Lamb e Harmon, che ha prodotto i disegni di costruzione in sole due settimane, utilizzandi i suoi precedenti progetti per la costruzione di Reynolds a Winston-Salem, North Carolina, e il Carew Torre a Cincinnati, Ohio (progettato dallo studio di architettura WW Ahlschlager & Associates) come base. L'edificio è stato progettato da cima a fondo. I contraenti generali erano Il Starrett Brothers e Eken, e il progetto è stato finanziato principalmente da John J. Raskob e Pierre S. du Pont. La società di costruzioni è stata presieduta da Alfred E. Smith, un ex governatore di New York e James Farley Builders Generale Supply Corporation ha fornito i materiali da costruzione. John W. Bowser era il sovrintendente del progetto durante l'esecuzione dei lavori.
Gli scavi del sito sono iniziati il 22 gennaio 1930, e la costruzione dell'edificio stesso è iniziata simbolicamente il 17 marzo. Il progetto ha coinvolto 3.400 lavoratori, per lo più immigrati provenienti da Europa, insieme a centinaia di 'Mohawk' (lavoratori di ferro) , molti dalla riserva di Kahnawake vicino a Montreal. Secondo i resoconti ufficiali, cinque operai morti durante la costruzione. Il nipote del governatore Smith ha tagliato il nastro il 1 ° maggio 1931. La Fotografia di Lewis Wickes Hine della costruzione non solo fornisce la documentazione inestimabile della costruzione, ma anche uno sguardo nella vita comune e nella giornata dei lavoratori in quel periodo.
La costruzione era parte di una forte concorrenza a New York per il titolo di "edificio più alto del mondo". Altri due progetti in lotta per il titolo, 40 Wall Street e il Chrysler Building, erano ancora in costruzione quando sono iniziati i lavori l'Empire State Building. Il progetto è stato completato prima del previsto. Invece di prendere 18 mesi come anticipato, la costruzione ha avuto poco meno di 15 mesi. Grazie alla riduzione dei costi durante la depressione, i costi finali sono pari a solo 24,7 milioni dollari (372,9 milioni dollari nel 2012) al posto della cifra stimata di 43 milioni.

Giuseppe Terragni, la Casa del Fascio

« Pietra miliare dell'architettura moderna europea, quest'opera dipana la fragranza creativa di Terragni nel quadro della poetica razionalista. È un precoce testo di "maniera", e ciò spiega perché, a distanza di quasi cinquant'anni, sia oggetto di appassionati studi »
(Bruno Zevi).
La ex-Casa del Fascio, a Como, si trova in piazza del Popolo 4 (ex piazza Impero) ed è uno dei più interessanti edifici del razionalismo italiano.
Progettata da Giuseppe Terragni nel 1932 i lavori di costruzione terminarono nel 1936. Un primo progetto, più tradizionale, era stato realizzato anche nel 1928.
La sede del Partito sta a testimoniare che l'Italia, al contrario di molti altri paesi europei, l' architettura moderna e quella classica non si trovano in contraddizione.
L'edificio ha la forma di un grande parallelepipedo formato da superfici di geometria pura: su un lato di 33,20 metri, per un'altezza dimezzata, si dispongono parti piene e parti vuote, che scandiscono un essenziale ma efficace gioco, dai suggestivi effetti chiaroscurali e di trasparenza. I materiali (Botticino, vetrocemento, vetro e metallo leghe autarchiche) sono disposti in forme che creano linee parallele e ortogonali, che rendono armonioso l'insieme architettonico. All'interno è usato anche il marmo di Trani ed il marmo nero del Belgio, oltre che l'intonaco dipinto.
L'edificio denuncia la sua monumentalità con tre gradini rispetto al piano stradale e dialoga con gli elementi vicini: la montagna di Brunate, il Teatro Sociale, il Duomo. Oltrepassando una delle diciotto porte-vetrate, si raggiunge un atrio, sulla quale si affacciano gli ambienti principali: la sala del Direttorio, gli uffici e i ballatoi distributivi.
L'atrio è coperto da velari in vetrocemento, tra i quali è posta una lunga lastra di vetro che permette di intravedere la collina soprastante.
In origine, l'interno e l'esterno erano decorati da pannelli in cemento colorati con soggetti astratti, immagini di propaganda e spazi vuoti montati su telai di vetro, opere di Mario Radice e Manlio Rho oggi perdute.
Dal 1957 è sede del Comando Provinciale di Como della Guardia di Finanza. Attualmente ospita anche un piccolo Museo della 6ª Legione della Guardia di Finanza.
L'edificio è raffigurato su un francobollo da 0,85 € emesso il 17 aprile 2004 in occasione del centenario della nascita di Giuseppe Terragni.

La Torre Einstein, Erich Mendelsohn

È il capolavoro dell'architettura espressionista tedesca, e una delle opere più innovative dell'architettura moderna.
La Torre Einstein è un osservatorio astrofisico progettato dall'architetto tedesco Erich Mendelsohn, costruito sul pendio di un'altura morenica (chiamata "collina del telegrafo") alta 94 metri che domina la periferia di Potsdam, nell'ambito del Wissenschaftspark Albert Einstein (Parco scientifico Albert Einstein).

In esso la forma plastica concretizza al meglio la forza espressiva degli schizzi di Mendelsohn elaborati a partire dal 1917-18. Fu commissionata dall’astrofisico Freundlich, con l’intenzione di fornire ad Einstein un osservatorio astronomico col quale approfondire lo studio della deviazione dello spettro solare in base alla teoria della relatività. Il laboratorio vero e proprio si trova nei sotterranei; esso è collegato con l’osservatorio verticale a calotta girevole contenente un telescopio; l'immagine degli astri, captata col cannocchiale nella cupola, viene deviata e proiettata nel laboratorio sotterraneo tramite un elaborato sistema di specchi. A piano terra c’è la stanza da lavoro e un ambiente per il pernottamento. Lo stile architettonico della costruzione si caratterizza per la prevalenza della linea curva e per l’abolizione dell’angolo retto.
L’edificio è concepito come una massa plastica modellata nella cera la cui composizione è data dalla fusione del corpo curveggiante orizzontale con quello verticale della torre, che conclude la spinta aerodinamica verso la cupola. Le linee ondulate definiscono la cupola, le finestre, la torre, l’ingresso. Con il suo profilo fluido e la sua forma plastica ricorda quasi un animale dal lungo collo, la cui forma sinuosa si adagia sul terreno; oppure la sagoma di un sommergibile (con un richiamo anche alla effettiva funzione di periscopio svolta dalla torre).  Le pareti determinano un effetto ondulatorio che si accentua al variare della luce sulla superficie delle pareti. La sua forma dinamica e anti-geometrica rende le pareti fluide e sfuggenti, e invitano l’osservatore ad effettuare un giro lungo il suo perimetro per comprenderne la forma, quasi una materializzazione architettonica di quella quarta dimensione (il tempo necessario per effettuare questo percorso e quindi memorizzare la sequenza di vedute) già sperimentata in ambito pittorico. La massa della torre è alleggerita dalle finestre poste su quattro piani. Anche nel basamento sono presenti aperture arrotondate e di ampiezza diversa. Queste aperture scavate nel muro determinano forti contrasti chiaroscurali; ciò avvicinano quest’opera architettonica ai contemporanei dipinti degli espressionisti tedeschi. La luce catturata alla sommità dell'edificio viene deviata da un sistema di specchi prima verticalmente lungo la torre sino al piano interrato che ospita il laboratorio vero e proprio, poi orizzontalmente (allungando ulteriormente in tal guisa la lunghezza focale), sino agli strumenti di rilevazione. Le pareti inclinate e arrotondate danno quasi l’idea che l’edificio, soprattutto nella parte anteriore, cresca organicamente verso lo spazio esterno; qui sono presenti due ali che sembrano quasi invitare il visitatore ad avvicinarsi alla rampa d’ingresso e ad entrare nel laboratorio. Dal punto di vista architettonico la sua plasticità e le sue compatte forme organiche ricordano le costruzioni degli architetti della Scuola di Amsterdam, che più volte invitarono Mendelsohn a visitare le loro opere, non appena ebbe terminato questo edificio. L’edificio, sebbene formalmente così innovativo, è in gran parte ancora costruito in modo tradizionale, cioè in muratura rivestita da intonaco (solo il basamento e la base su cui poggia la calotta sono in cemento armato). Solo l’intonacatura omogenea delle superfici dà l’impressione di un’unica colata di cemento intonacato di bianco, da cui contrasta solo la calotta metallica. Questa torre-osservatorio procurò all’ architetto un'immediata celebrità; dopo questa realizzazione si avvicinerà gradualmente al linguaggio razionalista senza però abbandonare la linea curva. Semidistrutta durante la II Guerra mondiale, verrà ricostruita nel 1978. Nel 1999 ha subito un ulteriore intervento di risanamento. Sebbene monumento storico-artistico tutelato, l’edificio è tuttora attivo come osservatorio solare dell'Istituto astrofisico di Potsdam.
Il primo progetto dell'edificio fu redatto attorno al 1917 e la costruzione fu in gran parte realizzata dal 1920 al 1921 grazie ad una raccolta di fondi. La torre divenne operativa nel 1924. Essa resta attiva come osservatorio solare nell'ambito dell'Istituto astrofisico di Potsdam.
La torre presenta un aspetto plastico e scultoreo, con finestre scavate all'interno della massa muraria che le conferiscono ulteriore dinamismo. L'interno è definito in funzione degli strumenti che doveva ospitare, utilizzati dagli scienziati per studiare lo spettro luminoso e relazionarlo ai principi della teoria della relatività di Albert Einstein. La torre, ora monumento storico-artistico protetto, è ancora oggi l’osservatorio dell’Istituto di astrofisica di Potsdam. Originariamente progettato per essere costruito in cemento armato, è stato invece realizzato solo in parte con questo materiale, l’altra parte è in muratura intonacata. Gli errori di progettazione dovuti alla mancanza di esperienze con il nuovo materiale, hanno reso necessario vari interventi di risanamento. L’ultimo intervento è avvenuto nel 1999 in occasione del 75-esimo anniversario dalla costruzione.
Uno degli aspetti del movimento espressionista tedesco che più di altri consente di comprendere lo stretto rapporto esistente in quell'epoca fra arte e società è rappresentato dall'architettura.
In una mostra tenutasi a Palazzo Grassi, è stata ricostruita la Torre Einstein, il plastico è stato realizzato a Venezia in scala 1:5 rispetto all'originale. Questo grande modello ha occupato quasi interamente l'atrio e si è elevato all'interno del palazzo per circa sei metri, fino all'altezza del piano nobile.

La Sagrada Família, Antoni Gaudì

La Sagrada Família, nome completo in lingua catalana Temple Expiatori de la Sagrada Família (Tempio espiatorio della Sacra Famiglia) di Barcellona, Catalogna (Spagna) è una grande basilica cattolica (minore), tuttora in costruzione, ed è uno dei capolavori dell'architetto Antoni Gaudí, massimo esponente del modernismo catalano. La vastità della scala del progetto e il suo stile caratteristico ne hanno fatto uno dei principali simboli della città e una delle tappe obbligate del turismo di massa.
I lavori sono cominciati nel lontano 1882 sotto il regno di Alfonso XII di Spagna. Un completamento potrebbe essere possibile a partire dal 2026. Come spesso accaduto nel caso di progetti destinati a durare uno o più secoli (per esempio la Basilica di San Pietro o il Duomo di Milano) la chiesa è stata consacrata ancora non conclusa, da parte di papa Benedetto XVI il 7 novembre 2010, che l'ha elevata al rango di Basilica minore.
Il progetto è basato sulle versioni ricostruite dei progetti e dei modelli perduti (un incendio nel 1936, appiccato durante la guerra civile spagnola dai repubblicani all'atelier di Gaudí, distrusse molte tavole progettuali del celebre architetto), sullo studio della porzione dell'edificio realizzata personalmente da Gaudí e su adattamenti moderni.
Ogni parte del progetto è ricca di allegorie e simbolismi cristiani mistici, in quanto Gaudí concepiva la chiesa per essere "l'ultimo grande santuario della cristianità". Gli aspetti che colpiscono di più sono le sue guglie affusolate. Ne sono già state realizzate 8 ma in totale le guglie della basilica saranno 18 e rappresenteranno in ordine ascendente: i 12 apostoli, i 4 evangelisti, la Madonna e, la più alta di tutte, Gesù. Le guglie degli evangelisti saranno sormontate da sculture dei loro simboli tradizionali: un angelo, un bue, un'aquila e un leone. La guglia della Madonna sarà sormontata dalla Stella del Mattino mentre quella centrale del Cristo, che sarà innalzata sulla base della cupola sovrastante la navata centrale, conterà un'altezza di ben 170 metri e sarà sormontata da una grandissima croce.  L'altezza totale delle guglie sarà tuttavia inferiore di un metro a quella del Montjuïc, poiché Gaudí credeva che il suo lavoro non dovesse superare quello di Dio. Le otto guglie più basse già realizzate sono sormontate da grappoli d'uva, che rappresentano il frutto spirituale.
Gaudì aveva previsto la realizzazione di tre facciate, dedicate rispettivamente alla nascita, crocifissione e resurrezione di Gesù, sette navate e diciotto torri che dovevano rappresentare Cristo, i dodici Apostoli, i quattro Evangelisti e la Vergine Maria. Oggi la Sagrada Familia è formata da due facciate (Natività e Crocifissione), dai fianchi, parte dell'abside e del transetto sinistro; il tetto, invece, manca completamente (il completamento è previsto per il 2007). L'unica facciata terminata da Gaudì è quella della Natività, decorata da gruppi scultorei raffiguranti la nascita di Gesù, e da elementi naturalistici. Gaudì infatti riproduce piante, fiori, nuvole e stalattiti di ghiaccio sulla pietra. La facciata della Crocifissione, inaugurata nel 2000, è stata realizzata dall'architetto Subirachs, che ha saputo sintetizzare le proprie idee e quelle di Gaudì, adottando, però, uno stile più moderno e meno imponente. La costruzione avanza a ritmi lentissimi a causa dei costi elevati, in quanto viene realizzata unicamente grazie alle offerte dei fedeli. Per questo motivo bisognerà attendere almeno mezzo secolo prima di vedere la Sagrada Familia completata.Oggi il cantiere è diventato un'attrazione turistica, grazie alle alte torri, dalle quali si può godere un'ottima vista di Barcellona, e grazie al museo posto vicino al cantiere, dove vengono mostrate ai visitatori le varie fasi della costruzione dalla chiesa.
I temi di tutta la decorazione includono parole della liturgia. Le torri sono decorate con parole come "Hosanna", "Excelsis", e "Sanctus"; la grande porta della facciata della Passione riproduce parole della Bibbia in svariate lingue, compreso il catalano; è previsto che la facciata della Gloria venga decorata con parole tratte dal Credo degli apostoli.
Aree specifiche del santuario saranno designate a rappresentare vari concetti religiosi come santi, virtù, peccati e concetti secolari come le regioni della Spagna; presumibilmente ognuno avrà delle decorazioni corrispondenti.

Il presbiterio e l'organo

La modellazione al computer si è resa utile per dare forma a vari elementi, come i pilastri interni della chiesa. Infatti grazie all'uso di questi programmi e di determinati macchinari si possono finalmente realizzare pezzi identici fra loro, così come Gaudí li aveva concepiti.
Il 7 novembre 2010, con una messa solenne presieduta dal papa Benedetto XVI, è stata consacrata la navata centrale caratterizzata da colonne che ricordano enormi alberi ramificati e un soffitto che sembra composto da giganteschi girasoli, e il transetto, compreso il coro e il rosone che gli darà luce. Con il completamento di queste parti, il progetto passa alla fase successiva per la costruzione della cupola centrale sulla quale verrà innalzata la grande guglia centrale del Cristo.
Il 6 ottobre 2012, con una messa solenne presieduta dal cardinale ed arcivescovo di Barcellona Lluís Martínez Sistach, è stata posta all'esterno una statua raffigurante San Bruno.