Dubai, ecco l'isola a forma di palma

Le Palm Islands sono tre isole artificiali, Palma Jumeirah, Palma Jebel Ali e Palma Deira, antistanti Dubai, negli Emirati Arabi Uniti.

Il Pantheon della Roma antica

All'inizio del VII secolo il Pantheon è stato convertito in basilica cristiana, chiamata Santa Maria della Rotonda.

Casa Batllò, Barcellona

Considerata una delle opere più originali del celebre architetto catalano Antoni Gaudí , l'edificio è stato dichiarato, nel 2005, patrimonio dell'umanità dell'UNESCO.

Giza e le sue Piramidi

Giza deve la sua importanza al fatto di ospitare, su un pianoro roccioso che si trova alla periferia della città, una delle più importanti necropoli dell'antico Egitto.

I trulli pugliesi

I Trulli di Alberobello sono stati dichiarati Patrimonio mondiale dell'umanità dall'UNESCO.

Villa Adriana, Tivoli

Costruita a partire dal 117 d.C. dall’imperatore Adriano, è la più importante e complessa Villa a noi rimasta dell’antichità romana.

Mediateque di Toyo Ito, Sendai

Toyo Ito: quando la comunicazione è come la luce.

domenica 9 marzo 2014

Centro nazionale d'arte e di cultura Georges Pompidou, Parigi

http://www.artslife.com/wp-content/uploads/2013/05/centre_pompidou_Parigi.jpgIl Centro nazionale d'arte e di cultura Georges Pompidou si trova a Parigi, in Rue Beaubourg 19: è conosciuto, in francese, anche come Beaubourg. L'edificio è opera dello studio Piano & Rogers.
Il Centro nacque dalla volontà di Georges Pompidou, presidente della repubblica francese dal 1969 al 1974, che volle creare nel cuore di Parigi un'istituzione culturale interamente dedicata all'arte moderna e contemporanea a cui si affiancassero anche libri, design, musica, cinema. Per questo il Centro comprende una grande biblioteca pubblica, la Bibliothèque publique d'information, il Musée national d'art moderne, e IRCAM, un centro, quest'ultimo, dedicato alla musica e alle ricerche acustiche. Collocato all'interno dell'edificio è anche il Centro del design industriale. La struttura è aperta al pubblico dal 31 gennaio 1977.
http://www.richardrogers.co.uk/Asp/uploadedFiles/image/0099_Pompidou/Pompidou%20MP/99_0140_2_mp.jpgAttualmente custodisce una collezione di circa 70 mila opere, in cui accanto alle arti visive trovano posto il design, l'architettura, la fotografia e le opere multimediali. Queste opere vengono proposte attraverso forme espositive costantemente rinnovate e vengono spesso accompagnate da cicli di conferenze, incontri, dibattiti, concerti e spettacoli.

http://static.panoramio.com/photos/large/82895339.jpgOgni anno il Centro organizza una trentina di esposizioni monografiche o tematiche, raccogliendo in mostre temporanee anche materiale proveniente da altre collezioni.

Secondo il pensiero di George Pompidou, l'ubicazione nel centro di Parigi di un nuovo tipo di istituzione culturale, dedicato a tutte le forme di creazione contemporanea, era motivato da una serie di esigenze:
  • il desiderio di frenare il declino di Parigi sulla scena artistica e di mantenere il suo status di importante scenario per l'arte contemporanea a livello mondiale, sempre più contesogli da New York;
  • allo stesso modo, la volontà di aprire la creatività francese verso il mondo e favorire l'espressione di nuove forme d'arte attraverso l'interdisciplinarità;
  • la convinzione che l'arte contemporanea potesse tornare a un più ampio pubblico, a condizione che il governo svolgesse appieno il suo ruolo di mediatore;
  • il desiderio di creare a Parigi un grande monumento che rappresentasse l'architettura della seconda metà del XX secolo, che nella capitale era stata fino a quel momento irrilevante o poco evidente.
http://media-cache-ak0.pinimg.com/736x/13/0a/89/130a897030c9d66f5c03705b323e5b22.jpgQueste aspirazioni, in particolare, generarono accesi dibattiti, riguardanti l'opposizione tra la cultura di massa e la cultura d'élite, le questioni del decentramento culturale e il rapporto tra potere e creatività.
Il Centro Pompidou è stato progettato da Gianfranco Franchini, Renzo Piano, Richard Rogers e Sue Rogers, assieme all'ingegnere britannico Edmund Happold e all'ingegnere strutturista irlandese Peter Rice. Il progetto di questo gruppo di semi-sconosciuti (al tempo) risultò vincente alla gara indetta per realizzare il museo, competizione il cui risultato fu annunciato nel 1971.Il New York Times, in occasione della vittoria da parte di Rogers del Premio Pritzker nel 2007, scrisse che il design del centro "ha rovesciato l'architettura mondiale". Sin dalla sua costruzione, l'edificio audacemente colorato e dalla struttura evidente è divenuto uno dei simboli dell'architettura del XX secolo.I diversi colori delle tubature esterne del prospetto del Centre Pompidou sono differenziati in base al loro utilizzo: quelle gialle per l'elettricità, le rosse per gli ascensori e le scale mobili, verde per l'acqua, blu per l'aria.
 Il Musée National d'Art Moderne (Museo nazionale d'arte moderna) è un museo d'arte moderna, situato al quarto e quinto piano del Centre Pompidou, allestito negli anni 1980 dall'architetto e designer italiana Gae Aulenti.
Il museo espone opere di: Georges Braque, Marc Chagall, Henri Matisse, Pablo Picasso, Maurice Utrillo, Vasily Kandinsky, Joan Miró e altri artisti.

L'Opera di Sidney, Australia

 

Figlio di un rinomato architetto navale di Aalborg, Jørn Utzon a 18 anni comincia a collaborare con suo padre disegnando barche. Si iscrive all'Accademia Reale di Belle Arti di Copenaghen dove studia architettura.   Dopo essersi laureato nel 1942, si trasferisce in Svezia (perché paese neutrale durante la seconda guerra mondiale) a Stoccolma. Parte poi per la Finlandia dove lavora nello studio di Alvar Aalto, che assieme a Gunnar Asplund e Frank Lloyd Wright, influenzerà fortemente il suo lavoro. Alla fine della guerra torna con la sua famiglia in Danimarca e apre il proprio studio. In questi anni viaggia molto, soprattutto in America (Messico, Stati Uniti) e in Asia (Cina, Giappone, India). Nel 1947 lavora per alcuni mesi in Marocco; l'incontro con l'architettura islamica avrà un'influenza decisiva sul suo lavoro.
Nel 1957 vince il concorso per l'opera di Sydney in Australia, dove nel 1962 si trasferisce per seguire meglio il cantiere. Dopo numerosi problemi con la committenza si trova costretto ad abbandonare il progetto nel 1966 e a lasciare l'Australia. Il progetto che ha subito numerose modifiche rispetto al progetto di Utzon, è stato poi ultimato da Peter Hall, David Littlemore e Lionel Todd. L'Opera House è stata inaugurata ufficialmente il 23 ottobre 1973 dalla regina Elisabetta II.
A partire dal 1985 i suoi figli Jan e Kim cominciano a collaborare con lui, e da quando Jørn Utzon si è ritirato proseguono l'attività dello studio Utzon Architects. Sono stati incaricati di seguire lo sviluppo e il restauro dell'Opera di Sydney, e soprattutto di progettare il completamento degli interni.
http://25.media.tumblr.com/tumblr_l4ko36e0UY1qb8342o1_500.jpgDurante la sua carriera Utzon ha conseguito numerosi riconoscimenti internazionali è stato eletto accademico d'onore dell'Accademia delle Arti del Disegno e ha ricevuto la medaglia Alvar Aalto, il Premio Sonning, il Premio Wolf, la Legion d'Onore francese, il Leone d'oro nel 2000e, a coronamento della sua carriera, nel 2003, è stato il vincitore del prestigioso Premio Pritzker.

Muore a Copenhagen il 29 novembre 2008 per un infarto. 

 Il teatro dell'opera di Sydney (la Sydney Opera House) costituisce una delle più significative architetture realizzate nel XX secolo e tale da rappresentare quasi un'icona non solo per la città di Sydney, in cui sorge, quanto per l'Australia stessa.
https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjRugqzwVOONyhyoLW7_2AEq3TcacK-Kkh9ZRwuvWLCAO4BqOCfg1maKfQhP28-ffQgT8y-jH1UUV-TcGVxwE-1wjcGxleJY4FRbNIImDk4AOiAPbdkwtgz-0yBX1vpg7zIPGbDK-ETKww/s1600/SYDNEY+2.jpgÈ stato progettato dall'architetto danese Jørn Utzon, affiancato per i calcoli strutturali dalla società di ingegneria londinese Arup. 
Situato nella baia di Sydney, dotato di un parco di divertimenti a sud e di un grande parcheggio per le autovetture accessibile da Macquarie Street, ben collegato e vicino all'enorme Sydney Harbour Bridge, l'edificio e i suoi dintorni rappresentano spesso una meta per i turisti che - per la maggior parte senza interesse alcuno per l'opera - affollano l'edificio semplicemente per visitarne la struttura.
Secondo alcuni critici, i gusci a sezione sferica possono ricordare la flottiglia di barche a vela che si reca in crociera nei mari australiani.
L'acustica dell'intera struttura, particolarmente quella del teatro dell'opera, non sempre ha avuto apprezzamento e anzi ha ricevuto critiche fino a essere giudicata insoddisfacente rispetto alla funzione per cui è stata creata.
Vi sono state continue richieste per una ristrutturazione degli spazi, un restyling che preveda lo spostamento del teatro dell'opera alla sala concerto, più grande e più adatta acusticamente, con conseguente spostamento dell'orchestra in una nuova sede.
Il teatro dell'opera venne inaugurato dalla regina Elisabetta II del Regno Unito il 20 ottobre 1973. L'apertura fu trasmessa in televisione, con fuochi d'artificio e l'esecuzione della Nona sinfonia di Beethoven.
Nella sala dei concerti si trova il Grande Organo a Canne, un organo dotato di 10.500 canne, installato nel 1979.
Nel 2007 è entrato a far parte dei Patrimoni dell'Umanità sotto l'egida dell'UNESCO.


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Il sanatorio, Finlandia

 

Gli enormi occhi che sagomano le pareti di mattoni sembrano osservarci. Nel silenzio
Aalto aveva studiato con Armas Lindgren, uno degli esponenti del Romanticismo nazionalista finlandese. All'inizio della sua carriera Aalto sembra esser stato, dal punto di vista ideologico, un classicista; infatti elaborò temi architettonici classici e applicò motivi e riferimenti storici. Nonostante tale aspetto però rimase fedele al funzionalismo durante tutta la sua evoluzione stilistica. Dagli inizi degli anni trenta del 1900, passato il periodo razionale ortodosso, la sua idea di architettura si amplia e, dalla razionalità, arriva a toccare anche temi strettamente tecnici funzionali fino ad arrivare a quelli psicologici. Più avanti poi viene marcato il ruolo di sintesi che compete alle architetture. Viene inserito nella progettazione di un qualsiasi edificio anche la filosofia.
Alle opere mature di Alvar Aalto sono spesso applicati i termini "romantiche", "irrazionali" e "organiche". Questo suggerisce che dopo la sua fase iniziale razionalista egli avesse abbandonato del tutto questo modo di pensare l'architettura; in realtà viene ridefinito da lui stesso il concetto di razionalità. Si può definire questo suo nuovo approccio alla progettazione "Super Razionale". Vengono inseriti da qui nei progetti anche fattori psicologici, intuitivi ed inconsci. Altro importante aspetto del periodo aaltiano maturo è la concezione dell'edificio come ente integrato perfettamente nel contesto. L'edificio non è visto come una struttura isolata dal resto, ma anzi, è come se essa dialogasse con ciò che la circonda.
Altro aspetto importante di questo grande maestro dell'architettura del ventesimo secolo è l'elaborazione della "standardizzazione flessibile", cioè un sistema costruttivo industriale in grado di garantire elasticità e varietà dei prodotti.

La sua arte
L'attività di Aalto spaziava dal design di arredi e oggetti in vetro all'architettura e alla pittura. Dal punto di vista architettonico fu il maggior esponente dell'architettura organica europea, nonché appartenente ad una folta schiera di maestri del movimento moderno insieme a Le Corbusier, Mies van der Rohe e Gropius, tutti appartenenti alla generazione di nati nel decennio del 1880. 
A partire da oggetti piccoli come un cucchiaio, fino ad arrivare al progetto di città (è autore anche dei piani regolatori per Finlandia e Svezia), l'opera di Aalto si caratterizza sotto un suo ricorrente particolare architettonico, il segno della sua "onda", che in finlandese è chiamata aalto come il suo cognome. 
Negli ultimi due decenni del suo mezzo secolo di attività progettuale alcuni critici hanno parlato di una "involuzione classicista" di Aalto, dovuta soprattutto ad un allontanamento dalla linea del neoempirismo scandinavo.

Il sanatorio di Paimio (in finlandese Paimion parantola ) è un sanatorio situato nella cittadina finlandese di Paimio, utilizzato nel passato per la cura della tubercolosi. Con il progetto nel 1928 Alvar Aalto e la moglie Aino vinsero il concorso; l'edificio fu costruito tra il 1929 e il 1933. Per la sua realizzazione parteciparono con propri contributi 48 comuni e 4 città, l'ospedale è situato in mezzo ad una vasta area di colline moreniche ricoperte di boschi, lontano dai centri abitati.
File:Paimio Sanatorium interior.jpgLa struttura generale del sanatorio è costituita da un complesso edilizio per corpi di fabbrica separati: in particolare ci sono le camere dei malati e terrazzi, locali di uso collettivo, Servizi (cucine, caldaie, ecc.),Garage, Abitazioni dei medici e degli operatori.
Il complesso è modellato partendo dall'unità base che è la camera dei malati. L'ala con le camere di degenza è costituita da una stecca lineare e sottile, sorretto da un unico ordine di pilastri, in maniera tale che tutte le stanze abbiano la stessa esposizione a sud-sudest. Al contrario le aule di soggiorno e i relativi terrazzi sono orientate ciascuna in maniera che il panorama sia uno diverso dall'altro e che il malato possa sempre scegliere fra zona d'ombra o soleggiata. I solarium sono di ampiezze varie per favorire liberi raggruppamenti anche per piccoli gruppi di ammalati. La camera è progettata tenendo conto della posizione di riposo orizzontale degli ospiti: le pareti di ogni stanza sono dipinte con un colore neutro, il soffitto, invece, è un po’ più scuro. Dal soffitto colorato il riscaldamento si irradia verso il basso, inoltre un particolare sistema di ricambio dell'aria evita le correnti.