Dubai, ecco l'isola a forma di palma
Le Palm Islands sono tre isole artificiali, Palma Jumeirah, Palma Jebel Ali e Palma Deira, antistanti Dubai, negli Emirati Arabi Uniti.
Il Pantheon della Roma antica
All'inizio del VII secolo il Pantheon è stato convertito in basilica cristiana, chiamata Santa Maria della Rotonda.
Casa Batllò, Barcellona
Considerata una delle opere più originali del celebre architetto catalano Antoni Gaudí , l'edificio è stato dichiarato, nel 2005, patrimonio dell'umanità dell'UNESCO.
Giza e le sue Piramidi
Giza deve la sua importanza al fatto di ospitare, su un pianoro roccioso che si trova alla periferia della città, una delle più importanti necropoli dell'antico Egitto.
I trulli pugliesi
I Trulli di Alberobello sono stati dichiarati Patrimonio mondiale dell'umanità dall'UNESCO.
Villa Adriana, Tivoli
Costruita a partire dal 117 d.C. dall’imperatore Adriano, è la più importante e complessa Villa a noi rimasta dell’antichità romana.
Mediateque di Toyo Ito, Sendai
Toyo Ito: quando la comunicazione è come la luce.
venerdì 31 maggio 2013
Palm Islands, Dubai
CASA BATLLO', Antoni Gaudì
La facciata anteriore
La facciata posteriore
In corrispondenza del piano nobile si apre l'accesso al patio dell'appartamento della famiglia Batlló.
Alla sommità della facciata, in corrispondenza della soffitta e del parapetto della terrazza superiore, ritroviamo un coloratissimo trencadís a motivi floreali e geometrici.
giovedì 30 maggio 2013
ORDINE COMPOSITO
L’ordine composito ebbe origine dall’inserzione nel capitello corinzio romano di volute analoghe a quelle dell’ordine ionico. Quest’ordine tipicamente romano, già presente in età augustea (palestra di Pompei), fu largamente utilizzato soprattutto in età flavia e severiana (arco di Tito, terme di Caracalla).
Questo stile architettonico romano, utilizzato per la prima volta nell’Arco di Tito (81 d.C.), risulta da una combinazione dell’ordineionico e di quello corinzio.
CORNICE: decorata con dentelli
FREGIO: continuo
ARCHITRAVE: tripartito e coronato da modanature
CAPITELLO: caratterizzato da foglie stilizzate di acanto e caulicoli (elementi ornamentali rappresentanti steli arrotolati), sovrastati dal pulvino (curvato in due ampie volute) e dall’abaco (parallelepipedo schiacciato, talvolta modanato)
FUSTO: doppiamente rastremato, percorso da scanalature con crinale divisorio arrotondato.
Rapporto entasi altezza 1:8 o 1:9
BASE: Composita: formata da plinto, toro, doppia scozia e toro.
ORDINE TUSCANICO
L’ordine tuscanico si definì in ambiente etrusco ed italico (Paestum, tumulo della Cucumella a Vulci) come variante locale dell’ordine dorico.
Venne impiegato anche nell’architettura romana e fu poi ripreso
ed elaborato in età rinascimentale, soprattutto dal Cinquecento in poi.
CORNICE: sporgente e priva di dentelli
FREGIO: suddiviso in metope (decorazione a bassorilievo) e triglifi (con tre scanalature)
ARCHITRAVE: liscio
CAPITELLO: formato da abaco (parallelepipedo schiacciato) ed echino (forma svasata)
FUSTO: rastremato verso l’alto, percorso da venti scanalature con crinale divisorio tagliato ad angolo vivo, oppure liscio.
Rapporto entasi-altezza 1:6
BASE: Tuscanica: formata da plinto e toro
ORDINE CORINZIO
L’ordine corinzio si sviluppò dalla fine del secolo V a.C. e fu poi
molto diffuso nell’architettura romana.
Il primo esempio di capitello corinzio risale al secolo IV a.C. nel tempio di Apollo a Bassae. Secondo la tradizione l’inventore fu l’architetto Callimaco, che si ispirò ad un cesto depositato come offerta votiva sulla tomba di una giovane, coperto da una lastra quadrangolare, intorno al quale era cresciuta una pianta di acanto.
CORNICE: decorata con dentelli
FREGIO: continuo costituito da una decorazione vegetale, da
bucrani (elementi decorativi a testa di bue) e da patere (elementi decorativi a forma di scodella)
ARCHITRAVE: tripartito e coronato da modanature
CAPITELLO: caratterizzato da foglie stilizzate di acanto e caulicoli (elementi ornamentali rappresentanti steli arrotolati), sovrastati dall’abaco (parallelepipedo schiacciato, talvolta modanato)
FUSTO: doppiamente rastremato, percorso da scanalature con crinale divisorio arrotondato.
Rapporto entasi-altezza 1:8 o 1:9
BASE: Composita: formata da plinto, toro, doppia scozia e toro.
ORDINE DORICO
L’ordine dorico si definì nel Peloponneso e si diffuse in tutta la Grecia continentale e nelle colonie dell’Italia meridionale e della Sicilia.
Subì nel tempo una continua evoluzione stilistica, passando dalle forme più tozze del periodo arcaico a quelle equilibrate del periodo classico raggiungendo forme eleganti nel periodo ellenistico e romano, fino ad ispirare la codificazione dell’ordine tuscanico.
CORNICE: sporgente e priva di dentelli
FREGIO: suddiviso in metope (lastre marmoree quadrate decorate a bassorilievo) e triglifi (lastre marmoree rettangolari con tre scanalature)
ARCHITRAVE: liscio
CAPITELLO: formato da abaco (parallelepipedo schiacciato) ed echino (forma svasata)
FUSTO: rastremato verso l’alto, ornato da un collarino, percorso da venti scanalature con crinale divisorio tagliato ad angolo vivo.
Rapporto entasi-altezza 1:6
BASE: mancante nel modello greco (la colonna poggia direttamente sullo stilobate, il basamento dell’edificio), formata da plinto e toro nel modello romano.
ORDINE IONICO
In esso si fondono elementi propri del gusto greco con elementi desunti dalle vicine civiltà orientali.
La sua ricchezza decorativa si contrappone alla severità dell’ordine dorico.
CORNICE: decorata con dentelli
FREGIO: continuo
ARCHITRAVE: tripartito e coronato da modanature
CAPITELLO: formato da abaco (parallelepipedo schiacciato, molto sottile e spesso decorato), pulvino (curvato in due ampie volute) ed echino (forma svasata, ornato con decorazioni ovoidali)
FUSTO: doppiamente rastremato, percorso da ventiquattro scanalature con crinale divisorio arrotondato.
Rapporto entasi-altezza 1:7
BASE: Ionica (formata da plinto, doppia scozia e toro) oppure
Attica (formata da plinto, toro, scozia e toro).
ELEMENTI CHE COMPONGONO L’ORDINE ARCHITETTONICO
La TRABEAZIONE è la parte portata immediatamente
sovrastante le colonne e posta orizzontalmente su di esse.E’ composta da:
- La cornice è il bordo o coronamento modanato della trabeazione.
- Il fregio è la parte della trabeazione situata sopra l’architrave e decorata con bassorilievi.
- L’architrave è l’elemento architettonico costituito da un corpo parallelepipedo disposto orizzontalmente e retto da piedritti.
La COLONNA è un elemento architettonico di sostegno a sezione circolare variabile.
E’ composta da:
- Il capitello è l’elemento architettonico che conclude superiormente
la colonna e costituisce il raccordo tra la medesima e la trabeazione.
- Il fusto è la parte sostanziale della colonna, costituita da una
struttura verticale a sezione circolare variabile, scanalata o no, in
genere formata da vari blocchi (rocchi) sovrapposti.
- La base è la parte inferiore della colonna.
Il PIEDISTALLO, mancante nell'ordine classico, è il basamento della colonna.
E’ composto da:
- La cimasa è la parte superiore modanata del piedistallo.
- Il dado è la parte intermedia, liscia, del piedistallo.
- Lo zoccolo è l’elemento architettonico d’appoggio del piedistallo.
PROPORZIONAMENTO DEGLI ORDINI ARCHITETTONICI
Secondo Vignola, nota l’altezza totale di un ordine architettonico, il piedistallo dovrebbe essere un terzo dell’altezza della colonna e la trabeazione un quarto.
Per ottenere queste dimensioni bisogna dividere l’altezza data NO in diciannove parti uguali, quattro delle quali sono destinate al piedistallo B, dodici alla colonna A e tre alla trabeazione C.
Definita in tal modo l’altezza della colonna, è possibile ricavare la Ndimensione del suo raggio nell'entasi a seconda dell’ordine architettonico di appartenenza.
Il diametro della colonna (doppio modulo) corrisponde a quello delle circonferenze ottenute suddividendo l’altezza della colonna in sette parti uguali (nell'esempio) nell'ordine tuscanico, in otto parti uguali nell'ordine dorico, in nove parti uguali nell'ordine ionico ed in dieci parti uguali negli ordini corinzio e composito, secondo una regola proporzionale consolidata.
Le tre semicirconferenze P, Q, R, suddividono l’altezza del fusto in tre terzi; quello in basso è il terzo inferiore e posiziona l’entasi della colonna, i due in alto rappresentano rispettivamente il terzo medio ed il terzo superiore.
Infine il sommoscapo (sezione superiore della colonna) deve avere un diametro pari ai cinque sesti dell’imoscapo (sezione inferiore della colonna).
LE MODANATURE
La modanatura è un elemento decorativo architettonico costituito da una fascia sporgente variamente sagomata secondo un profilo geometrico, continuo per tutta la sua lunghezza, con la funzione decorativa di sottolineare la suddivisione in parti dell’oggetto oppure di mediare il passaggio tra due superfici disposte ad angolo. Le modanature possono essere lisce oppure intagliate con decorazioni, prevalentemente vegetali stilizzate, o geometriche.
Il Listello o Filetto è una modanatura sottile a profilo rettilineo, presenta una superficie rettilinea verticale ed una orizzontale ed il suo profilo tende generalmente al quadrato.
L’Astragalo o Tondino è una modanatura sottile a profilo curvilineo
semplice (semicerchio convesso).
Il Guscio o Cavetto è una modanatura concava con sezione a quarto di cerchio.
L’Ovolo dritto o Echino è una modanatura convessa con sezione a quarto di cerchio.
Il Toro o Bastone è una modanatura convessa a sezione semicircolare.
Ha lo stesso profilo del tondino, ma dimensione maggiore.
La Scozia o Trochilo è una modanatura concava con sezione a semicerchio o tre quarti di cerchio, con una sorta di depressione nel listello inferiore, posta alla base di una colonna come elemento rientrante intermedio tra le due sporgenze dei tori.
La Gola dritta è una modanatura con sezione a doppia curva concava in alto e convessa in basso.
La Gola rovescia è una modanatura con sezione a doppia curva
convessa in alto e concava in basso.