Álvaro Joaquim de Melo Siza Vieira, meglio noto come Álvaro Siza (Matosinhos, 25 giugno 1933), è un architetto portoghese.
È stato insignito di numerosi premi e onorificenze tra i quali il Pritzker Prize nel 1992, del Premio Wolf per le arti nel 2001, del RIBA's Royal Gold Medal nel 2009 e del Leone d'Oro alla Carriera in occasione della 13° Mostra internazionale di architettura di Venezia nel 2012.
Il padiglione del Portogallo di Alvaro Siza è stato progettato per essere l’elemento fondamentale della esposizione mondiale di Lisbona
nel 1998. L’edificio funziona come ingresso monumentale al sito
dell’Expo, che introduce la vista del visitatore verso il mare e
contribuisce ad attirare l’attenzione del visitatore sul tema dell’Expo.
Il Padiglione del Portogallo è situato in prossimità dell’angolo
nord-est del molo degli Olivares. La striscia di
terreno che si trova tra il complesso e la riva è protetta da una
pensilina che poggia su pilastri e forma un grande porticato vicino al
lato orientale del padiglione.
Quando è stato conferito a Siza il Premio Pritzker di architettura
nel 1992, la citazione della giuria per il premio è stata che “le sue
forme, modellate dalla luce, hanno una semplicità ingannevole, ma sono
oneste.[…] Che la semplicità, dopo un esame più attento però, si rivela
come grande complessità. C’è una sottile maestria di fondo di quelle che
sembrano essere creazioni naturali. ” Questa definizione può essere
applicata all’intervento di Siza per il padiglione del Portogallo.
L’elemento più rappresentativo di questo padiglione è il tetto che
copre la piazza, che sembra bloccarsi dolcemente come un baldacchino.
Qui è evidente, come, con un gesto apparentemente semplice, può
rivelarsi una così grande complessità e bellezza. Siza aveva maturato
l’idea di un tetto sospeso e la soluzione risultante è una lastra di
cemento, spessa 20cm, supportato su cavi d’acciaio che pende
naturalmente tra i due portici. Gli stessi portici sono alti 14 metri e
sono stati progettati per sopportare la tensione molto forte causata dal
tetto. Siccome poi Lisbona è una zona di alta attività sismica,
la sottile copertura e l’edificio sono completamente separati, ciascuno
con un proprio sistema di supporto strutturale, per contrastare
virtuosamente l’azione del sisma. La copertura stessa è rivestita in piastrelle di ceramica di colore
rosso e verde, con un evidente riferimento i colori nazionali del
Portogallo e alla tradizione costruttiva locale che spesso ha utilizzato
le azulejos (piastrelle di ceramica smaltata di stagno) come ornamenti degli edifici. I principali spazi espositivi si trovano in una parte del palazzo
situato a nord della piazza monumentale. Questa parte del padiglione ha
posto una serie di problemi per Siza. Per le Esposizioni Mondiali molti
dei padiglioni costruiti sono caratterizzati per essere installazioni
temporanee e destinate dunque ad essere abbattute al termine dell’Expo.
Pensando alla sostenibilità ambientale, il comitato di Lisbona aveva deciso di assicurare che i padiglioni si sarebbero potuti utilizzare dopo la conclusione dell’Expo del 98.
Siza ha quindi dovuto rendere gli edifici i più flessibili e
adattabili possibili ai futuri usi. Le dimensioni complessive sono state
determinate anticipando l’aggiunta possibile in futuro di due corridoi
mentre la strategia delle finestre modulari offre una distribuzione
uniforme della luce. La circolazione verticale e i cortili interni sono
stati progettati sempre con criteri di possibili modificazioni futuri.
Siza ha inoltre assicurato che il padiglione, se fosse stato
riutilizzato come un museo statale o per uffici amministrativi, avrebbe
funzionato alla perfezione dato il tipo di progettazione degli spazi.
Il padiglione è composto da due aree espositive: una per le mostre, mentre la seconda fornisce un ampio spazio esterno per alcune installazioni. Nominato per la progettazione strutturale, Arup ha fornito consulenze in ingegneria strutturale, meccanica, elettrica, e geotecnica, per la sicurezza antincendio, la progettazione illuminotecnica e per quanto riguarda l’acustica. Il secondo corpo dell’edificio è costituito da un volume a pianta
rettangolare con due piani fuori terra e un piano interrato. I tre piani
si sviluppano attorno ad uno spazio aperto riempito con terra per
permettere la piantumazione. Da una parte dell’edificio si sviluppa un
corpo complementare che si eleva per due piani fuori terra, separato dal
corpo principale mediante una galleria.
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