Propilei (dal greco "posto
davanti alla porta") sono l'ingresso monumentale dell'Acropoli
di Atene. La loro costruzione ebbe inizio nel 437 a.C., ma non furono completati. Per estensione sono stati
chiamati propilei anche altri monumenti basati sulla stessa tipologia. La struttura dei Propilei in
particolare è servita da modello in età
neoclassica (XIX secolo).
Il
monumentale accesso all'area sacra dell'Acropoli di Atene fu eretto su progetto dell'architetto Mnesicle tra il 437 a.C. ed il 432 a.C. L'anno successivo, allo scoppio della Guerra del Peloponneso i lavori furono interrotti e mai
portati a termine. Lo stesso architetto Mnesicle è accreditato da alcune fonti
per una partecipazione al cantiere dell'Eretteo.
Il monumento, di marmo
pentelico bianco e pietra grigia
di Eleusi, rientra nei grandi
lavori di rifacimento dell'Acropoli promossi da Pericle. Arpocrazione afferma che i lavori iniziarono
durante l'arcontato di Eutimene nel 437
a.C., e secondo Eliodoro durarono cinque anni, per una spesa
(elevatissima) di 2012 talenti.
La Struttura
La struttura dei Propilei consiste di un corpo centrale con
due ali laterali, una verso nord (detta Pinacoteca)
e una verso sud (un semplice portico).
All'interno dell'ala sud, i blocchi di marmo presentano ancora le bozze
lasciate a rilievo per il sollevamento e la messa in opera, il che mostra come
l'edificio non abbia mai ricevuto la politura finale.
La facciata del corpo centrale è ornata di sei colonne doriche simili in proporzione, ma non
nelle dimensioni, a quelle del Partenone;
la coppia centrale di colonne è più distanziata per lasciare più spazio al
carro della processione delle Panatenee,
solenne processione che si teneva ogni quattro anni il giorno genetliaco di Atena,
il 28 del mese di ecatombeone corrispondente al mese luglio-agosto, in onore
della dea Atena Poliàs (o Poliade), protettrice della
città, alla quale la struttura faceva da sfondo.
All'esterno la struttura si presenta inequivocabilmente di
stile dorico mentre all'interno vi sono colonne ed
elementi di stile ionico.
L'armonizzazione di questi due stili in un solo edificio necessita di grande
abilità, e la perfetta integrazione in questo edificio va a tutto merito
dell'architetto. Il progetto dovette superare notevoli difficoltà tecniche,
dovute soprattutto al forte dislivello del passaggio. Il corpo centrale
costituiva il vero e proprio ingresso, chiuso fra due facciate doriche con sei
colonne. Dei quattro ambienti che dovevano occupare le due ali venne realizzato
solo quello di nord-ovest, la Pinacoteca, dove erano raccolti quadri di
soggetto mitologico.
I Propilei furono parzialmente distrutti nel 1656 da
un'esplosione delle munizioni turche che vi erano depositate.
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