Ieoh Ming Pei è un architetto cinese naturalizzato statunitense.
Ha vinto il Premio Pritzker nel 1983 e l'11 dicembre 1992 il Presidente George H. W. Bush gli ha conferito la Medaglia presidenziale della libertà. È stato uno degli ultimi grandi maestri dell'architettura modernista. Lavora con le forme astratte, usando la pietra, il calcestruzzo, il vetro e l'acciaio. Pei è uno degli architetti di maggior successo del XX secolo.
Pei è nato a Canton, nella provincia di Guangdong in una nota famiglia di Suzhou. Suo padre, banchiere di primo piano, fu in seguito direttore della Banca di Cina e governatore della Banca Centrale di Cina. La residenza della famiglia è ora parte del patrimonio mondiale dell'umanità, classificata tra i Classici Giardini di Suzhou.
La casa viene chiamata Giardino del Leone della Foresta, ed è
caratterizzata da molte sculture di pietra scavate naturalmente
dall'acqua. Pei amava il modo in cui gli edifici si combinavano con la
natura, e in particolare i giochi di luci e ombre.
La sua prima educazione avvenne alla Saint John's University di Shanghai e successivamente al St. Paul's College, Hong Kong, prima di trasferirsi negli Stati Uniti per studiare architettura, all'età di 18 anni. Iniziò alla University of Pennsylvania prima di ricevere la laurea in architettura dal Massachusetts Institute of Technology nel 1940. Lo stesso anno fu premiato con l'Alpha Rho Chi Medal, il MIT Travelling Fellowship, la AIA Gold Medal. Si iscrisse alla Harvard Graduate School of Design due anni dopo; poco dopo servì al National Defense Research Committee a Princeton, New Jersey.
Nel 1944 tornò ad Harvard, dove conseguì nel 1946 il master in Architettura e rimase lavorando come assistente. Ricevette il Wheelwright Traveling Fellowship nel 1951 e fu naturalizzato statunitense nel 1954. Il grande Louvre, la più
estesa istituzione museale del mondo, definito "il museo dei musei", ha
trovato un funzionale adeguamento per accogliere lo sbalorditivo numero
di visitatori, grazie al progetto dell'architetto Ieoh Ming Pei, originario della Cina.
Concepito
e a lungo utilizzato come dimora reale, il Louvre da tempo non
presentava spazi flessibili e idonei ad ospitare i servizi ed i percorsi
richiesti da un moderno e funzionale museo.
Il programma
d'adeguamento, promulgato nel 1981 dall'allora Presidente della
Repubblica francese Francois Mitterand, prevedeva la modernizzazione del
monumento nazionale e la sua integrazione con la città di Parigi, senza
pregiudicarne l'integrità storica e culturale.
Il progetto di Pei risponde a queste istanze con un intervento che prevede due fasi suddivise nel tempo.
La prima, iniziata nel 1983,
riguarda la sistemazione del nuovo ingresso principale, sotto la vasta
superficie della corte centrale, il cortile Napoleone, ricavato da Pei
tramite un'addizione sotterranea di 46.000 metri quadrati che, smistando
la folla dei visitatori tramite tre braci di collegamento alle tre ali
del museo, ospita una serie di servizi tecnici indispensabili: ingresso,
servizi, informazioni, ristoro, un auditorium, laboratori e due
gallerie per esposizioni temporanee.
A questa fase è corrisposto il contemporaneo adattamento ed allestimento del'edificio disposto ad U intorno al cortile centrale.
La conclusione di questa fase può essere indicata nel 30 marzo 1989, data dell'inaugurazione ufficiale della Piramide di vetro.
La Piramide principale
è fondamentalmente una complessa struttura d'acciaio, alta ventuno
metri, inguainata in vetro riflettente: un vetro leggermente tinto,
estratto dall'industria Saint-Gobain in modo da essere compatibile con
la pietra di color miele delle secolari facciate del grande Louvre.
Essa costituisce una sorta di lungo ingresso a portico che ritarda
l'entrata alle gallerie principali: le due piramidi più piccole, invece,
forniscono ulteriore luce e ventilazione agli spazi sotterranei.
La seconda fase, conclusasi nel 1993,
ha previsto la riconversione ad area espositiva del'ala Richelieu, già
occupata dagli uffici del Ministero delle Finanze, incrementando di ben
36.000 metri quadrati la superficie calpestabile del Grande Louvre.
Lo stratagemma di diffondere luce naturale nello spazio interrato
dell'ingresso principale tramite una piramide di vetro, attorniata da
altre tre di grandezza minore, ha reso l'intervento di Pei uno dei più
discussi in Europa.
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