L'Acropoli è stata dichiarata patrimonio dell'umanità dall'UNESCO nel 1987.
I resti sono
risalenti all'epoca arcaica e quindi si attesta che delle costruzioni imponenti
si elevavano sull'acropoli alla fine del VII
secolo a.C., epoca in cui le mura risalenti all'età micenea (XVI-XII secolo a.C.) persero la loro
importanza difensiva. Nella prima metà del VI
secolo a.C., dopo l'espulsione dei Pisistratidi,
l'acropoli cessò di essere una fortezza.
Nel tardo impero romano il Partenone fu trasformato
in chiesa dedicata alla Vergine Maria.
Nel Medioevo l'acropoli fu trasformata in fortezza militare prima
dai Franchi e poi dai Turchi. Nel 1687 i veneziani bombardarono
l'Acropoli, causando ingenti danni al Partenone, che, poiché conteneva dei
depositi di polvere da sparo, saltò in aria.
Durante la dominazione dell'Impero ottomano l'Acropoli venne spogliata
di gran parte dei marmi che ornavano i frontoni e
delle metope da Lord Elgin che li portò in Inghilterra.
Nell'Ottocento iniziarono i primi scavi e restauri dei templi, che portarono a
scoperte clamorose, come le famose statue arcaiche di fanciulle, le Kore.
La maggior parte dei ritrovamenti è esposta nel Museo dell'Acropoli.
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